Finanziamento ai Gruppi del Consiglio regionale: precisazioni
Quello dell’Assemblea legislativa ligure, pari a 2 milioni 900 mila euro, corrisponde ad un quinto di quello dell’Assemblea lombarda, apri a 14 milioni 500 mila euro.
In riferimento alle notizie riguardanti il finanziamento dei gruppi del Consiglio regionale, apparsi questa mattina su un quotidiano, l’Ufficio di presidenza e la Conferenza dei capigruppo all’unanimità precisano che non corrisponde assolutamente al vero che il finanziamento dei gruppi del Consiglio regionale della Liguria sia il doppio rispetto a quello del Consiglio regionale della Lombardia; anzi, a questo proposito, si precisa che quello dell’Assemblea legislativa ligure, pari a 2 milioni 900 mila euro, corrisponde ad un quinto di quello dell’Assemblea lombarda, apri a 14 milioni 500 mila euro.
Il bilancio del Consiglio regionale ligure, a seguito di una attenta revisione, negli ultimi due anni è diminuito di 4 milioni e 500 mila euro attestandosi nell’anno in corso a 27 milioni di euro e il finanziamento dei gruppi consiliari corrisponde al 10% dell’intero bilancio dell’Assemblea legislativa.
Nel bilancio del Consiglio regionale sono comprese spese di personale, funzionamento, servizi (guardianaggio e pulizia) e manutenzione che corrisponde ad un costo mensile per ogni cittadino ligure di un euro e 50 centesimi.
Il finanziamento dei gruppi, inoltre, è regolato da una specifica legge che stabilisce i criteri di assegnazione e le modalità delle spese consentite e, dopo l’approvazione del gruppo di riferimento, viene sottoposto all’esame di una commissione di controllo.
Al comunicato si allega un riepilogo delle spese di funzionamento dei gruppi relativo all’anno 2011 secondo i criteri e i capitoli di spesa definiti dalla legge regionale: la voce più importante è rappresentata per il 54% da oneri e spese per il personale.
In considerazione dell’omogeneità dei dati, la Conferenza dei capigruppo ha deciso di fornire i dati aggregati (tabella allegata) per evitare inutili e dannosi fraintendimenti e, comprendendo lo sdegno dei cittadini per quanto avvenuto nella Regione Lazio, il Consiglio regionale ribadisce di aver svolto correttamente le attività di politica regionale e ritiene che non vadano confusi eventuali abusi con il corretto utilizzo delle risorse per il funzionamento della democrazia partecipata. L’Ufficio di presidenza e la Conferenza dei capigruppo ritengono, infine, che in un sistema democratico non ci debba essere confusione di ruoli fra organi di informazione e organi preposti al controllo.