Coop Estense, Fisascat: riaprire subito il confronto negoziale per il rinnovo del CIA
Un sistema di incentivazione salariale, quindi, gestito unilateralmente dalla Cooperativa, pertanto, neanche assoggettabile al particolare regime fiscale vantaggioso per i lavoratori.
nei giorni scorsi la direzione di Coop Estense ha presentato alle OO.SS. Fisascat-Cisl, Filcams-Cgil e Uiltucs-Uil nazionali il progetto IPR (Indennità Periodica di Risultato).
L’IPR si configura come un sistema di riconoscimenti salariali legato sia ad obiettivi di vendita che al ruolo ed alla funzione di taluni operatori. Un sistema di incentivazione salariale, quindi, gestito unilateralmente dalla Cooperativa, pertanto, neanche assoggettabile al particolare regime fiscale vantaggioso per i lavoratori.
Questa scelta di Estense, che nei fatti esclude qualsivoglia confronto con le OO.SS. su una materia, com’é il salario variabile, da sempre oggetto di contrattazione coi rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori, si pone in coerenza coi sistematici dinieghi opposti dalla Cooperativa alle reiterate richieste formulate da parte sindacale rispetto alla riapertura del negoziato per il rinnovo del contratto integrativo aziendale scaduto dal lontano 2007.
"Fisascat-Cisl, che non ha mai manifestato pregiudiziali in ordine alla richiesta di Estense di dare vita ad un sistema aziendale di incentivazione salariale che premiasse anche l’apporto individuale di ciascun operatore, ma che tutt’al più ha espresso argomentate riserve relativamente alla struttura d’un salario variabile eccessivamente discrezionale nell’impianto e opaco nella definizione – ha dichiarato Vincenzo Dell’Orefice, Segretario nazionale responsabile del settore -, ritiene quanto mai necessario riprendere il negoziato per non dare modo all’impresa di procedere all’assegnazione differenziata e, almeno in via potenziale, discriminatoria di trattamenti salariali che, invece, dovrebbero essere chiari, intelligibili e dal carattere il più possibile inclusivo".
"La ripresa del confronto per il rinnovo dell’integrativo di Estense – ha concluso Dell’Orefice – é un atto che la Cooperativa ha il dovere di compiere per il rispetto che deve alle sue dipendenti ed ai suoi dipendenti che quotidianamente contribuiscono al buon andamento dell’impresa; buon andamento provato dal risultato della gestione caratteristica di Estense, che nel 2011, in anno certamente non semplice per i consumi, ha fatto registrare un risultato positivo ed addirittura in crescita rispetto all’esercizio precedente".
Fisascat-Cisl, che in questi giorni sta promuovendo iniziative unitarie di mobilitazione fra le dipendenti ed i dipendenti di Coop Estense e di Apulia Supermercati, considera l’indisponibilità della Cooperativa a riaprire un confronto di merito, nella sostanza, un regalo fatto a chi, anche in seno alle OO.SS., preferisce, alla faticosa ricerca di una soluzione condivisa ed equilibrata, la scorciatoia rassicurante del lasciare, sostanzialmente, senza un contratto integrativo lavoratrici e lavoratori da ormai cinque anni.