18enne finito in coma etilico: interviene l’Associasione Genitori A.ge della Provincia di Imperia
“Quante volte ancora dobbiamo leggere che è andata bene a questi ragazzi giovani con un coma etilico? Quanto ancora i genitori devono stare lì ad aspettare una telefonata notturana che annuncia il ricovero del figlio all’ospedale?”
L’Associasione Genitori A.ge della Provincia di Imperia vuole intervenire in riferimento all’articolo "Un 18enne in COMA ETILICO dopo una serata in discoteca. Un altro giovane stramazza per l’alcol". Dopo mesi e mesi che si sentono ogni domenica mattina di queste notizie ci stiamo ponendo delle domande: Quante volte ancora dobbiamo leggerle? Quante volte ancora dobbiamo leggere che è andata bene a questi ragazzi giovani con un coma etilico? Quanto ancora i genitori devono stare lì ad aspettare una telefonata notturana che annuncia il ricovero del figlio all’ospedale? Quante volte ancora i genitori devono leggere queste notizie senza reagire? Quando si comincerà a prendere provvedimenti?
E’chiaro e lampante che ormai i giovani, e anche molto prima di 18 anni, sono senza controllo, vanno in discoteca già in tenera età 13/14 anni e a 16/17 anni non hanno neanche più l’emozione e l’entusiasmo delle prime volte in discoteca e quindi cercano altri entusiasmi fino a spingersi a sbagliare. La percentuale dei giovani che bevono è notevolmente alta ma soprattutto si è abbassatta notevolmente l’età dei giovani che bevono. Ma come è possibile se è vietato servire alcolici ai minori di 16 anni? ( anche se noi pensiamo che sarebbe meglio ristabilire il divieto ai minori di 18 anni) Come è possibile che dopo tutti questi episodi spiacevoli non si è ancora fatto niente? Dove sono i controlli dovuti? Ci ricordiamo che stiamo parlando di minori? Ci ricordiamo che stiamo parlando dei nostri figli e che non bisogna mai dire " al mio non capiterà mai" perchè non è affatto così?
I ragazzi sono diventati talmente fragili che non hanno più il controllo della propria vita perchè non si rispettano più le regole e nessuno gliele fà più rispettare, a 13/14 anni fanno cose che dovrebbe essere fatta a 16/17 anni. "Sono cambiati i tempi!!!!" qualcuno direbbe ma i nostri figli sono sempre i nostri figli e non sono diventati figli della strada e del loro destino. L’Associazione lavora molto nelle scuole con i giovani ed è sicura anczi certa che i giovani d’oggi sono molto più avanti di quelli di ieri, ma sono anche una grande fonte di energia e di speranza e non è giuto lasciarla perdere così. Noi abbiamo già fatto qualche cosa con loro con il progetto "Smonta il Bullo" e vi assicuriamo che è stata un’esperienza tutta da ripetere e quest’anno speriamo di far partire due bei progetti uno legato alla sessualità e al rispetto del proprio corpo e uno proprio su questo argomento " Le dipendenze".
Noi dell’Associazione Genitori vogliamo inviare un grido d’allarme a Svegliarsi e a prendere la situazione in mano e cari genitori non abbiate paura a dire una volta di più "NO" ai vostri figli perchè come diceva un vecchio detto " meglio che piangi tu ora che io per sempre" drastico ma realistico visto le vicende che si stanno continuamente verificando. Non abbiate fretta cari genitori a rendere adulti i vostri figli a 13/14 anni sono bambini cresciuti ma sempre bambini, devono cominciare a fare le loro esperienze ma non devono passare dalle bambole/macchinine alla discoteca nel giro di 24 ore dategli il giusto tempo perchè una volta cresciuti non torneranno più bambini e soprattutto perdete un pò del vostro prezioso tempo perchè i vostri figli e non solo a 13/14 anni hanno bisogno, anzi hanno l’esigenza della vostra presenza, di un vostro abbraccio, di una vostra carezza. Vi consigli letto questo comunicato di girarvi verso vostro figlio e dirgli con voce molto chiara "TI VOGLIO BENE VITA MIA" e non siate imbarazzati esternare i propri sentimenti non è segno di fragilità ma di tanto amore che in una famiglia non deve mai mancare
Per concludere voglio rivolgere un’appello agli enti competenti, fate un pò più di controlli accurati, magari ad un certo punto della serata fatevelo un giro nelle discoteche a controllare la situazione all’interno e non vi limitate a raccogliere i giovani che stramazzano per terra all’uscita quando ormai il danno è stato fatto, fate partire dei progetti all’interno delle scuole sull’argomento per sensibilizzare questi giovani ormai fragili davanti a una dipendenza. Condivido il ritiro della patente se il tasso è alto ma non credo che sia una soluzione. Scusate il lungo sfogo dell’Associazione ma dopo tutta l’estate che sentiamo parlare delle stesse disgrazie ci sembrava solo doveroso fare un’intervento ma ci auguriamo che nessuno si senta offeso dal nostro comunicato perchè non è proprio quello l’intento ma quello di reagire.