Prime visite dei cinghiali, Simona Di Camillo: “Sono contraria alla caccia,ma credo sia inevitabile”
“Ho sentito molte lamentele da parte della gente del paese, per quanto riguarda i danni subiti dal passaggio e dalla costante e ghiotta fame che questi animali hanno.
"Quest’anno mi unisco in modo solidale, e se vogliamo con un pizzico di rabbia, ad altri miei colleghi che come me hanno subito le prime visite dei cinghiali. Coltivo ranuncoli nella zona di Cipressa , e già dai primi del mese ho notato dalle traccie lasciate dal loro passaggio. Al momento non ho accusato grossi danni, solo qualche pianta di verdura pestata, perché fortunatamente prediligono la dolce e succulenta frutta del vicinato "quest’ultimo molto infastidito e arrabbiato" ."
Questa le parole di Simona Di Camillo, vice Presidente ANGA Liguria – Giovani di Confagricoltura ed imprenditrice agricola.
"Ho sentito molte lamentele da parte della gente del paese, per quanto riguarda i danni subiti dal passaggio e dalla costante e ghiotta fame che questi animali hanno. Sono ormai addomesticati e girano indisturbati, anche durante le ore diurne, negli orti come fosse casa loro. Potremmo definirli come dei coinquilini."
"Non mi rimane che correre ai ripari per quanto possibile, chiudendo il perimetro del terreno e sperare che con il passare del tempo e l’inizio della stagione produttiva i danni non diventino più rilevanti."
"Concludo con una "mia" opinione; personalmente sono molto contraria alla caccia , ma credo anche, che in alcuni casi sia necessaria per evitare che animali nocivi come in questo caso i cinghiali prendano il sopravvento e rovinino il nostro lavoro."
"So che è utopistico ma avrei piacere a saperli, se non tutti, una parte condotti in qualche parco protetto. Mi rendo conto che sarebbe un’impresa difficile se non impossibile da mettere in pratica, per motivi di tempo e di mezzi e sicuramente un’idea non condivisa da tutti ma ritengo che in un modo o nell’altro si debba agire per porre popolazione ed aziende al riparo."