Morta a Badalucco Ernesta Tornatore: la testimonianza di Don Robu

“Sapeva chi nasceva, chi moriva, chi pativa e chi gioiva; non era pura curiosità ma era il sentirsi parte della comunità e nella sua cameretta non era lecito essere tristi e qualora uno lo fosse usciva rafforzato e rasserenato”
La comunità di Badalucco si stringerà in preghiera nella nostra Chiesa parrocchiale di Badalucco questa sera alle ore 18.00 per salutare con l’Eucarestia e quindi affidare alla Divina Misericordia una nostra cara parrocchiana Ernesta che da quasi 40 anni viveva in un letto a causa di una paralisi, un letto che però non le impediva di camminare con la mente e il cuore per tutti i carruggi di Badalucco.
Sapeva chi nasceva, chi moriva, chi pativa e chi gioiva; non era pura curiosità ma era il sentirsi parte della comunità e nella sua cameretta non era lecito essere tristi e qualora uno lo fosse usciva rafforzato e rasserenato;
Amava intrattenersi con chi le faceva visita e il suo viso sereno metteva a proprio agio qualsiasi persona e amava far memoria di quelle persone che hanno significato tutto per il lei, il papà , la mamma , il fratello Renzo, il suo amato Don Caprile, Mons. Verardo, Mons. Barabino e sicuramente il parroco che mi ha preceduto Don Arnaldi, che gli è stato sempre vicino e sicuramente tutte quelle persone a lei care che con discrezione, amabilità e amore hanno cercato di alleviare le sue sofferenze.
Anch’io cara Ernesta che sono da quasi 10 anni a Badalucco conserverò nel cuore , nella mente e particolarmente nella preghiera un ricordo sincero e bello di una persona buona , semplice e di una fede sicuramente non fatta di parole ma forgiata dalla lunga sofferenza.
Guardando i girasoli che tu tanto amavi e di cui è ornato l’altar maggiore, sono sicuro che dal cielo come un girasole ti girereai da tutte le parti per vedere sicuramente amare tutte le persone di Badalucco e non solo che ti hanno amato molto ; ne sono certo che ora che stai contemplando Dio lo invocherai per noi affinchè " in questa valle di lacrime " possiamo saper essere portatori di speranza, fiducia, amore, tenerezza.
Arrivederci in cielo Ernesta.
il tuo parroco – Don Antonio o meglio come mi chiamavi Don Robu