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Maxi-collezione di dischi rubata, una lettrice: “I furti ormai sono una quotidianità”

22 agosto 2012 | 09:45
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Maxi-collezione di dischi rubata, una lettrice: “I furti ormai sono una quotidianità”

Mi associo alla sua sofferenza, perché il valore di una collezione di questo genere è da considerare inestimabile per la storia della musica leggera italiana, del Festival di Sanremo e per la passione profusa

Leggo con profondo disappunto dell’ennesimo furto perpetrato dai soliti probabilmente "non tanto ignoti", questa volta ai danni di un collezionista che aveva messo a disposizione della comunità la sua imponente raccolta discografica, esponendola nei locali della vecchia stazione ferroviaria di Sanremo.

Mi associo alla sua sofferenza, perché il valore di una collezione di questo genere è da considerare inestimabile per la storia della musica leggera italiana, del Festival di Sanremo e per la passione profusa da chi ha amorevolmente ed accuratamente raccolto e conservato tale prezioso materiale.
Non è certo il primo furto che avviene a Sanremo in luogo pubblico e ricordo quello che ha visto sparire in pieno giorno le due statue raffiguranti Angeli Oranti dall’altare maggiore della centralissima Chiesa di S. Maria degli Angeli, in Piazza Colombo.
Anche se il genere è diverso, la malvagità di chi commissiona e di chi porta a compimento simili atti è la medesima, gente senza scrupoli che per denaro non si ferma davanti a nulla, né al sacro né al profano.

E’ sufficiente comunque guardarsi intorno per intuire che, in un tessuto sociale così degradato qual è quello con il quale ci troviamo a confrontarci ogni giorno nella nostra Città, divenga sempre più difficile, da parte delle istituzioni, tutelare adeguatamente proprietà e cittadini.
Non è certamente necessario da parte mia sottolineare come un’opera di bonifica del territorio richieda un impegno gravoso e forse improponibile con le forze attualmente a disposizione e i limiti imposti dalle leggi vigenti, tuttavia sarebbe ragionevole che a situazioni di emergenza corrispondessero provvedimenti adeguati.

E in Riviera, non solo a Sanremo, le emergenze non sono ormai da considerare neppure più come tali ma, disgraziatamente, come quotidianità.

Teresa Barazzetti