“Exitstrategy” di Acquamare da Imperia e da una parte dei guai con la magistratura imperiese

L’amministratore giudiziario Dante Benzi, rappresentante della società portuale, e l’avvocato Piero D’Amelio, Presidente della società controllato da Acqua marcia starebbero dando vita a un “patto segreto”.
“Exitstrategy” di Acquamare da Imperia e da una parte dei guai con la magistratura imperiese. L’amministratore giudiziario Dante Benzi, rappresentante della società portuale, e l’avvocato Piero D’Amelio, Presidente della società controllato da Acqua marcia starebbero dando vita a un “patto segreto”.
Acquamare uscirebbe dalla Porto di Imperia, consegnando incondizionatamente il suo capitale azionario rinunciando alle azioni legali in sede civile. La società portuale, che a quel punto potrebbe essere salva dalla bancarotta, potrebbe consentire l’ingresso di un nuovo costruttore che potrebbe portare a termine i lavori e completare l’opera di quello che doveva essere il più grande porto del Mediterraneo. Caltagirone potrebbe uscire dal carcere e si potrebbe ridurre enormemente la possibilità che i giudici del Tribunale di Imperia accolgano la richiesta della Procura di sequestrare preventivamente i beni di Acquamre.
Queste, a grandi linee, le caratteristiche della strategia, verosimile, che porterebbe ad un patto rtra la Porto di Imperia e Acquamare.