A Diano Marina divieto di balneazione a Sant’Anna, puzza e sabbia scura, attese le analisi ARPAL



Un odore nauseabondo e la sabbia troppo scura, chiamata l’ARPAL per i prelievi, per ora il Sindaco Chiappori ha firmato un’ordinanza di divieto a scopo cautelativo.
Questa mattina la cittadina balneare di Diano Marina si è svegliata con una brutta e misteriosa sorpresa: nella zona di Sant’Anna in prossimità del rio Mortula le acque marine emanavano un forte odore di fogna e la sabbia era molto più scura del normale, segno di qualche residuo estraneo e probabilmente proveniente dagli scarichi fognari.
Il Sindaco Giacomo Chiappori a scopo precauzionale ho subito firmato un’ordinanza di divieto di balneazione nella zona interessata in attesa delle analisi microbiologiche e batteriologiche dell’ARPAL, chiamata immediatamente ma che molto probabilmente potrà effettuare i campioni di rito solo domani.
Nel frattempo il Comune ha iniziato i lavori di indagine per capire la causa di tale perdita, dopo che è stato appurato che la fognatura è stato ancora otturata.
Dopo il caso del misterioso ristoratore che versava l’olio esausto della frittura in un tombino (lo stesso gesto a Sanremo ha causato l’esplosione di una conduttura con il conseguente versamento di liquami in pieno centro dal rondò Garibaldi) e la pulizia delle condotte dianesi che aveva permesso di staccare dai tubi vere e proprie "stalattiti" di svariate decine di centimetri composte dalle polveri dei detersivi, dagli olii e da altri residui, questa volta nelle fogne di Diano Marina sono stati estratti mutande, asciugamani, canottiere, pietre, ghiaia, cemento e altro.
Come possano scendere dai water e arrivare alla fogna nera è un mistero, un mistero che causerà l’ennesima spesa che si poteva evitare per le tasche dei dianesi.