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Un passo importante verso la pubblicizzazione del servizio idrico in provincia

20 luglio 2012 | 12:27
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Un passo importante verso la pubblicizzazione del servizio idrico in provincia

Il Partito della Rifondazione Comunista esprime la propria soddisfazione per il risultato emerso dall’Assemblea dei Sindaci dell’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale (AATO) della Provincia di Imperia

Il Partito della Rifondazione Comunista esprime la propria soddisfazione per il risultato emerso dall’Assemblea dei Sindaci dell’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale (AATO) della Provincia di Imperia, che ieri si è espressa per l’abolizione della “adeguata remunerazione del capitale investito” per i gestori dei servizi idrici operanti in provincia.
Si è trattato, in sostanza, di una vittoria della democrazia, parziale ma significativa: non si deve dimenticare che un corretto comportamento istituzionale, a partire dal livello statale, avrebbe dovuto rendere impossibile o impensabile — in quanto illegale — qualunque messa in discussione del risultato dei due referendum. Ed il secondo quesito referendario, votato dal popolo Italiano con una fortissima maggioranza, chiedeva appunto di abrogare le norme che consentivano di trarre profitti dalle nostre bollette.
Bene hanno fatto i comitati e i movimenti locali per l’acqua pubblica ad allertare circa un rischio di compromissione di quanto già ottenuto nelle assemblee precedenti e ad assicurare una attiva ed attenta partecipazione dei cittadini alla riunione che si è tenuta.
In questo caso i sindaci della provincia hanno saputo tenere fermo il princìpio che era stato già affermato e garantire con un voto formale l’esclusione della logica della profittevolezza in cui si riconoscono i poteri economico-finanziari attualmente operanti nel settore idrico.
Ora la battaglia continua per ottenere che nella nostra provincia si realizzi una vera e piena pubblicizzazione del servizio e non forme camuffate di mantenimento degli attuali assetti societari e privatistici. Ci auguriamo, per questo, che la legge regionale in cantiere proponga una normativa di riferimento che sia coerente con le richieste del movimento referendario, di tanta parte della società italiana e di numerose amministrazioni locali.
Il PRC, che è sempre stato in prima linea contro tutti i tentativi di trasformare il potere economico-finanziario in potere politico "privatizzato" sulla base di un inumano rapporto tra costi e profitti e a fare di ogni aspetto della vita e della salute delle persone un interesse mercantile, invita ora i cittadini a non abbassare la guardia e a vigilare democraticamente affinché il processo di pubblicizzazione del servizio idrico e di riconoscimento dell’acqua come bene comune vada avanti nel pieno rispetto dell’espressione della volontà popolare attraverso l’attuazione di misure conseguenti per la gestione.
C’è bisogno di una mobilitazione costante, dentro e fuori le istituzioni, che salvaguardi i diritti e i princìpi che sono stati conquistati e ne ottenga la concreta, esigibile affermazione.
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