Truffa: l’ex Parco Hotel di Sanremo venduto come villa dei Savoia: ascoltati 3 testi in aula
Nel corso dell’udienza sono stati ascoltati: il consulente commercialista di Mariella Xconio, Cosimo Belcamino; la ragioniera Paola Cagnacci e l’ingegnere Arcuri, di Torino, che hanno riferito sulle trattative e le condizioni si cessione dell’albergo
E’ tornato in aula, stamani, davanti al giudice monocratico Lorenzo Purpura, di Sanremo, con l’audizione di tre testi, il processo per truffa che vede sul banco degli imputati: Mariella Conio e il fratello Giovanni Battista, di Sanremo, rispettivamente: titolare dell’ex albergo Parco Hotel, di corso Mazzini, nonche’ comproprietaria dell’immobile e comproprietario dello stesso.
La vicenda risale al 2008 e riguarda la cessione dell’albergo (oggi chiuso) alla ‘Clea srl’, il cui amministratore unico e legale rappresentante e’ Antonio Gaudiano, con soci: Franca Volpe e Domenico Isoldi. Gaudiano, Isoldi e Volpe si sono gia’ costituiti parte civile.
L’ipotesi di truffa nasce da una serie di vizi riscontrati nell’azienda. Secondo l’accusa l’edificio in cui sorgeva l’albergo sarebbe stato falsamente fatto passare come antica villa dei Savoia, assoggettata al vincolo delle Belle Arti. Sarebbe stato anche certificato un attivo di 50mila euro, quando, invece, c’era un passivo di 60mila euro. Inoltre, la richiesta di 663mila euro per la vendita della licenza alberghiera e’ considerata troppo alta, rispetto al reale valore dell’attivita’.
Nel corso dell’udienza sono stati ascoltati: il consulente commercialista di Mariella Xconio, Cosimo Belcamino; la ragioniera Paola Cagnacci e l’ingegnere Arcuri, di Torino, che hanno riferito sulle trattative, i documenti e le condizioni si cessione dell’albergo. Il processo è stato, quindi, aggiornato al prossimo 21 gennaio, per la prosecuzione dell’istruttoria dibattimentale.