Sequestro cautelativo dei beni di Acquamare: i giudici si riservano di decidere

27 luglio 2012 | 13:25
Share0
Sequestro cautelativo dei beni di Acquamare:  i giudici si riservano di decidere

Non è dato sapere quando i giudici si esprimeranno in modo definitivo, ma è probabile che si andrà a settembre. Acquamare, se i giudici dovessero accettare il ricorso del pm, si vedrebbe sequestrare beni per 288 milioni di euro

Il collegio dei giudici (Domenico Varalli, Marina Aicardi e Enrica Drago) si è riservato di decidere in merito al sequestro cautelativo dei beni di Acquamare, società socia al 33% della Porto Imperia Spa, e Acqua Marcia, entrambe riconducibili a Francesco Bellavista Caltagirone, il quale lo scorso 5 marzo è stato arrestato, insieme ad altre 3 persone, in seguito alla maxi inchiesta sul porto turistico di Imperia.

Il pm Maria Antonia Di Lazzaro, infatti, dopo che il gip Ottavio Colamartino aveva rigettato la misura cautelare reale, aveva fatto ricorso al Tribunale. Non è dato sapere quando i giudici si esprimeranno in modo definitivo, ma è probabile che si andrà a settembre. Acquamare, se i giudici dovessero accettare il ricorso del pm, si vedrebbe sequestrare quattro alberghi situati in Sicilia, per un totale di 288 milioni di euro.

Francesco Bellavista Caltagirone, che si trovava ai domiciliari, è ora nel carcere di Regina Coeli, dopo che una decina di giorni fa gli era stato notificato un nuovo mandato di arresto. Il 9 ottobre si aprirà il processo per 10 imputati, coinvolti nell’inchiesta per truffa ai danni dello Stato nella realizzazione del porto turistico.