Risposta a GIacomo C. sulla critica all’intervento del consigliere Marco Scajola sulla caccia

8 luglio 2012 | 11:43
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Risposta a GIacomo C. sulla critica all’intervento del consigliere Marco Scajola sulla caccia

Ma sa,purtroppo o per fortuna(Lei che ne dice),chi come me e tanti altri,sono cresciuti andando col proprio nonno,col proprio papà a caccia alla domenica queste cose che Lei dice risultano non veritiere

Volevo ripsondere al Sig.GIacomo C. in merito alla Sua critica sull’intervento del consigliere Marco Scajola sulla caccia.
Intanto SIg.Giacomo comincia con una frase a dir poco ridicola,cioè "per prendere voti farebbe sparare anche a pipistrelli e rondini"……si commenta da sola,si capisce come Lei sia contro una schiera politica e contro i cacciatori e questo,mi permetta di dirlo,dispiace da persona civile educata e cacciatore da ormai 30 anni.
Ma sa,purtroppo o per fortuna(Lei che ne dice),chi come me e tanti altri,sono cresciuti andando col proprio nonno,col proprio papà a caccia alla domenica queste cose che Lei dice risultano non veritiere,soprattutto nel passaggio in cui descrive i cacciatori padroni in terreni altrui solo perchè hanno un fucile in mano.Che poi,per carità,alcuni cacciatori,siano maleducati e vandali è vero, ma non releghiamo queste persone nella categoria cacciatori,ma nella categoria ignoranti.
Io però parlo della maggior parte dei cacciatori,cioè di quelle persone che hanno la passione per questa attività,perchè come scrivevo prima l’hanno ereditata "dentro" dai propri cari,che innanzitutto ti insegnavano l’educazione e il rispetto altrui.Io ricordo, quando da bambino passavo con mio padre con fucile in spalla nei terreni dove c’erano persone che lavoravano nelle campagne, le sole cose che si dicevano erano, rigorosamente in dialetto ligure:
"Vuole un bicchiere di vino?" "Buon Dì" e tante volte si offriva la selvaggina presa in cambio del buon bicchiere di rossese appena offerto.
Queste cose,purtroppo oggi, si ripetono raramente perchè non c’è più rispetto reciproco e perchè purtroppo il cacciatore viene visto come delinquente,perchè la televisione cerca di plagiare le persone nella maniera che vuole.
Allora la domanda mi viene spontanea.
Secondo Lei Sig.Giacomo,perchè la Bramiblla e le associazioni animaliste(tutte associazioni con grandi profitti economici) sono sempre in prima pagina sui giornali e sempre in prima linea sui telegiornali,mentre invece le associazioni venatorie o chi tutela la caccia,nel suo rispetto della legge,non ha diritto di replica e non appare mai,se non in notizie tragiche,su questi palinsesti?
Diffidate dai giornali e telegiornali perchè chi è sempre in prima linea su queste "testate"è solo per motivi politici ed economici.
Concludendo,mi auguro che tra cacciatori, agricoltori e proprietari di terreni rimanga sempre un rapporto educato e di stima reciproca e sono convinto che questo,nella maggior parete dei casi sia già così.