Dehors in C.Cuneo:i commercianti presentano una memoria difensiva e chiedono di incontrare Marchione

10 luglio 2012 | 11:52
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Dehors in C.Cuneo:i commercianti presentano una memoria difensiva e chiedono di incontrare Marchione

E’ una via semi-pacifica dunque, quella che è stata scelta e esposta oggi in un incontro che si è tenuto presso il Caffè del Porto e nel quale erano presenti Piero De Negri (Confesercenti), Marco Gorlero e Paolo Salietto (Confcommercio)

I commercianti possessori di un dehors in Calata Cuneo, che nei giorni scorsi hanno ricevuto un avviso di avvio di procedimento sanzionatorio, hanno presentato una memoria difensiva al Comune e alla Procura della Repubblica e hanno chiesto un incontro al commissario prefettizio Sabatino Marchione.  E’ una via semi-pacifica dunque, quella che è stata scelta e esposta oggi in un incontro che si è tenuto presso il Caffè del Porto e nel quale erano presenti Piero De Negri (Confesercenti), Marco Gorlero e Paolo Salietto (Confcommercio), e alcuni dei 10 titolari di attività accusate di abusivismo.

I commercianti hanno deciso dunque di non pagare la sanzione (di cui non si conosce ancora l’entità) e di non smontare i loro dehors in quanto “ognuno di loro ha sempre agito sulla base di quello che gli era stato chiesto”, così commenta Paolo Salietto della Confcommercio. Infatti i titolari di bar e ristoranti di Calata Cuneo hanno firmato due protocolli d’intesa (il primo nel 2004 e il secondo nel 2011) in cui, per linee programmatiche, era scritto cosa, e come, i commercianti dovevano fare per “costruire” i dehors. I documenti all’epoca erano stati siglati da Comune di Imperia, Ufficio Demanio e Capitaneria di Porto, che nell’occasione non avevano menzionato la necessità del nullaosta oggi richiesto. Nel 2010 poi si è cominciato a parlare di autorizzazione ambientale (nello specifico l’abuso consisterebbe nel tipo di pavimentazione dei dehors).

“Noi commercianti ci troviamo in una contraddizione interna, perché se dovessimo smontare le pedane, così tanto contestate, allora violeremmo il Protocollo d’Intesa firmato nel 2004 e poi nel 2010”. Confcommercio, Confesercenti e titolari di attività di Calata Cuneo aspetteranno l’incontro con il commissario prefettizio, in cui sarà chiesto l’avvio di procedura di nuova istanza che dal 2012 preveda anche l’autorizzazione ambientale.