Crisi economica: Confindustria si rivolge ad amministratori, banche e istituzioni

2 luglio 2012 | 16:55
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Crisi economica: Confindustria si rivolge ad amministratori, banche e istituzioni

“Non possiamo escludere che in mancanza di segnali concreti ed immediati si debbano adottare azioni di blocco delle poche attività ancora in esercizio, prima di arrivare al tracollo totale!”

A distanza di 4 anni dall’inizio della crisi economica che ha investito il nostro Paese, non si vede ancora nessun segnale di ripresa, anzi, dobbiamo assistere giornalmente ad un continuo e rapido peggioramento della situazione.
Per quanto riguarda il settore dell’edilizia, i dati della Provincia raccolti dalla Cassa Edile, sono drammaticamente negativi ed ormai in discesa libera.

Dalla fine del 2007, nel corso di un anno, gli operai in forza ad Imperia erano già diminuiti di circa il 10% e dal mese di marzo 2008 allo stesso mese del 2010 si è subita una riduzione del 18,5 %, pari a 710 addetti in meno.
Per quanto riguarda il periodo tra aprile 2010 ed il primo semestre del 2012, gli operai iscritti alla Cassa Edile sono calati di un ulteriore 22,5% e le imprese sono scese del 20%, mentre le ore lavorate continuano, in linea con gli altri preoccupanti dati, ad evidenziare un calo esponenziale!!!

Ormai da troppo tempo abbiamo denunciato con tutti i mezzi a nostra disposizione la gravissima situazione generata dalla mancanza di lavoro, che si manifesta, prima di tutto, in una pesantissima crescita della disoccupazione.
Gli Enti pubblici si giustificano con la mancanza di fondi, imputano al patto di stabilità l’impossibilità di spendere ed investire: la conseguenza è la sospensione dei cantieri già in essere, il blocco dei pagamenti, nessun nuovo appalto per opere e tantomeno per interventi necessari di manutenzione. E anche le pochissime Amministrazioni che ancora hanno la possibilità di appaltare qualche lavoro, sembra non abbiano capito la drammatica situazione che il nostro comparto sta vivendo.

Assistiamo a bandi, anche di importi molto bassi, che vanno in gara d’appalto con procedure aperte e, ancor peggio, al massimo ribasso.
“Non vogliamo certo suggerire nulla che sia diverso e tanto meno contrario ai regolamenti, alle leggi e ai sistemi di appalto che le stesse prevedono. Certamente, però, vorremmo che, e lo sottolineo – dice il Geom. Olimpio Lanteri, Presidente della Sezione Edili di Confindustria Imperia – nel massimo rispetto della legge, quando possibile, venissero adottati quegli strumenti previsti dall’ordinamento, che diano la possibilità alle imprese del territorio provinciale di lavorare.

Ritengo che soprattutto in questo momento, aiutare le imprese del territorio a sopravvivere sia un modo per le Amministrazioni locali e per le Istituzioni tutte di far sentire la loro presenza”.
L’edilizia privata, a sua volta, subisce l’ondata delle nuove tassazioni, la pesantezza burocratica dei sistemi autorizzativi, la penalizzazione dell’impossibilità dei finanziamenti.  Di conseguenza, chi ancora avrebbe i mezzi economici e la volontà di fare, aspetta un qualche segnale di miglioramento e, nel frattempo, tutto è fermo.

Dall’altra parte, le banche continuano ad attuare la politica della restrizione, riducendo gli affidamenti alle imprese, non concedendo, anche nei casi c.d. “meno rischiosi”, nessuna forma di finanziamento o di mutuo.
“Noi, che siamo abituati a tirarci su le maniche, a prendere tutti i giorni delle decisioni importanti rapidamente, a farci carico degli enormi rischi che la nostra attività comporta, ad inventare qualunque cosa possa servire per andare avanti, non riusciamo a comprendere tutte queste esitazioni e questi comportamenti, sia da parte di chi amministra, sia da parte degli istituti di credito.
Pur essendo consapevoli dell’esistenza di regolamenti e leggi (sicuramente troppi e farraginosi), riteniamo che con un po’ più di volontà e di iniziativa, si potrebbe cercare di migliorare la situazione attuale: un bravo amministratore dovrebbe esporsi, mettendoci la “faccia” e, nell’interesse della collettività, e nella massima trasparenza, ragionare sui meccanismi, facendo presente a tutti i livelli che la situazione sta precipitando velocemente verso il baratro.

Nella convinzione che non ci sia più spazio per le parole e le promesse, chiediamo qualsiasi intervento possa aiutare a rimettere in moto il meccanismo del lavoro e per questo ci rivolgiamo agli Amministratori ed ai Governi locali, alle Istituzione, alle Banche!!!
Non possiamo escludere che in mancanza di segnali concreti ed immediati si debbano adottare azioni di blocco delle poche attività ancora in esercizio, prima di arrivare al tracollo totale!!!”

Il Presidente della Sezione Edili di Confindustria Imperia
Lanteri Olimpio