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Maltrattamenti alla casa di riposo Borea: depositate 21 perizie medico legali

8 giugno 2012 | 09:58
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Maltrattamenti alla casa di riposo Borea: depositate 21 perizie medico legali
Maltrattamenti alla casa di riposo Borea: depositate 21 perizie medico legali
Maltrattamenti alla casa di riposo Borea: depositate 21 perizie medico legali

Gli accertamenti sugli anziani ancora in vita hanno avuto come finalità quella di comparare le presunte violenze esercitate dagli operatori sanitarie e i segni rinvenuti sul loro corpo. Un accertamento riguarda anche un soggetto deceduto

Sono 21 le perizie medico legali – 20 su persone ancora in vita e una su persona deceduta – depositate preso la Procura di Sanremo, nell’ambito delle indagini relative ai maltrattamenti alla casa di riposo Borea di Sanremo, culminate il 18 gennaio scorso, nel blitz della Guardia di Finanza, che porto’ in carcere 7 persone tutte accusate, in concorso, di maltrattamenti continuati e aggravati nei confronti dei pazienti del ricovero.

Gli accertamenti sugli anziani ancora in vita hanno avuto come finalità quella di comparare le presunte violenze esercitate dagli operatori sanitarie e i segni rinvenuti sul loro corpo; analizzando la loro cartella clinica ed esaminando con attenzioni le ore ed ore di filmati in mano agli inquirenti, nei quali vengono riprese dalle telecamere nascoste tutte le violenze.

Per quanto riguarda la persona deceduta, è stata analizzata soltanto la cartella clinica per capire, se la morte potesse essere una conseguenza dei maltrattamenti. Gli anziani, va detto, oltre a essere picchiati, ingiuriati ed anche derubati, è probabile che venissero trattati con calmanti piuttosto potenti o, comunque, somministrati in dosi elevate. Ciò che gli inquirenti dovranno ora capire è se le terapie, oltre che le violenze, possano avere inciso sulle condizioni di salute o addirittura la morte di alcuni.

Entro l’estate, il sostituto procuratore Maria Paola Marrali potrà così chiudere l’indagine penale, anche se gli accertamenti fiscali e finanziari proseguiranno per far luce sullo stato di salute della Fondazione e soprattutto sull’utilizzo dei fondi ad essa destinati. A finire nei guai: gli operatori socio sanitari appartenenti alla cooperativa “Airone”:

Ihor Telpov, 50 anni, ucraino di origine, ma abitante a Taggia (Imperia); Assunta Mecca, 52 anni, nata ad Avigliano (Potenza), ma residente a Taggia; Daniele Antonio Raschellà, 47 anni, nato a Ougree (Belgio), residente a Sanremo e Silvano Fagian, 53 anni, nato a Torino e residente a Taggia. E poi: gli infermieri: Elzbieta Ribakowska, 51 anni, polacca di origine, residente a Sanremo; Cristina Ciobanu, 37 anni, nata a Mischii, in Romania, ma abitante a Sanremo e il presidente della Casa di Riposo, Rosalba Nasi, 58 anni, originaria di Mondovì ma abitante a Sanremo, moglie del senatore Gabriele Boscetto del Pdl.