Il comitato cittadino per la Legalità si esprime in merito alla situazione politica di Diano Marina

10 giugno 2012 | 14:15
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Il comitato cittadino per la Legalità si esprime in merito alla situazione politica di Diano Marina

“Il Sindaco continua a ripetere che “non ci sono soldi” da potere spendere. La giustificazione , ripetuta come un ritornello, lascia però molto perplessi. E’ possibile che improvvisamente un comune con notevoli risorse finanziarie ora sia senza?”

Dopo un anno di gestione da parte di una amministrazione a forte connotato leghista emerge una diffusa sensazione che la città viva una sorte di paralisi. Il Sindaco continua a ripetere che “non ci sono soldi” da potere spendere. La giustificazione , ripetuta come un ritornello, lascia però molto perplessi. E’ possibile che improvvisamente un comune con notevoli risorse finanziarie sia ridotto in uno stato fallimentare ? Chi scrive ha amministrato la città per dieci anni, sino al 2001, durante i quali non riusciva, anche per ragioni di lentezza burocratica, a spendere i soldi che i cittadini versavano nelle casse comunali.

Eppure, qualcosa è stato fatto: ricordiamo la realizzazione insieme ad altri comuni dell’acquedotto Roja bis, che ha evitato la fine del turismo; il rifacimento di parte della passeggiata a mare; l’allargamento della via di comunicazione con le frazioni; il rifacimento del centro storico proseguito dall’amministrazione che si è succeduta; la definizione del tracciato per il raddoppio ferroviario; l’attuazione della raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta: Nel campo del turismo la città aveva mantenuto un flusso di presenze annue superiore al milione, grazie anche al potenziamento del turismo invernale, supportato da una grande struttura (palavela) che, pur costosa permetteva di attuare manifestazioni di livello nazionale con una promozione della città che fece il giro del mondo. Possibile che tutto ciò debba rimanere un ricordo e non si possa fare meglio?

Qualcuno potrà osservare che la crisi della città è riconducibile a quella del Paese. Se così fosse rivediamo il modo di amministrare: i partiti facciano tutti un passo indietro, si cerchi un pool di persone competenti e di alta cultura per ciascun settore, e, dopo un periodo limitato finalizzato a raddrizzare la barca lasci il timone a forze politiche responsabili in grado di rilanciare la città.


dott. Andrea Guglieri
Bisso Gerolamo
Primo Bonifazio