“Guerra della ghiaia” a Ospedaletti: il Tar respinge il ricorso presentato da Mannini

14 giugno 2012 | 09:49
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“Guerra della ghiaia” a Ospedaletti: il Tar respinge il ricorso presentato da Mannini

Il Tar della Liguria aveva concesso l’11 maggio scorso alla Fin.Im., la sospensiva dell’ordinanza del Comune di Ospedaletti, e la Capitaneria di Porto assieme all’Ufficio Tecnico aveva provveduto ad eseguire il provvedimento con la sospensione

Il Tar della Liguria si è espresso in merito alla cosiddetta “Guerra della ghiaia”: è stato respinto il ricorso presentato da Mauro Mannini, amministratore della Fin.Im, concessionaria delle aree demaniali per la costruzione del porto di Baiaverde, contro l’ordinanza del Comune di Ospedaletti, che sospendeva, fino al dicembre del 2012, la concessione di un’area di circa 3.000 metri quadrati, dov’era stoccata la ghiaia per il ripascimento delle spiagge.

Il Tar della Liguria aveva concesso l’11 maggio scorso alla Fin.Im., la sospensiva dell’ordinanza del Comune di Ospedaletti, e  la Capitaneria di Porto assieme all’Ufficio Tecnico aveva provveduto ad eseguire il provvedimento giudiziario con la sospensione dei lavori a carico del Comune.

Sembra dunque che la “guerra della ghiaia”, che è soltanto la punta dell’iceberg, di una guerra ancora più grande tra il Comune di Ospedaletti e la società Fin.Im, di Mauro Mannini, sia giunta al termine, almeno per ora. Attriti che sono diventati ancora più forti con l’interruzione dei lavori per la realizzazione del porto, dovuta a una serie di contenziosi tra la Fin.Im e la ditta costruttrice. 

Ormai circa un mese fa, il sindaco Eraldo Crespi, dopo aver firmato l’ordinanza di sospensione della concessione, si era recato con una ruspa al seguito nell’area contesa per prelevare la ghiaia e procedere al ripascimento della spiaggia. Il sindaco aveva motivato questo suo gesto, con l’inerzia della Fin.Im che più volte sollecitate ad attuare il ripascimento delle spiagge, non aveva ancora iniziato.  Per fortuna, il Comune ha già proceduto all’80 per cento circa delle operazioni di ripascimento, ma su quell’area oggi tornata nella disponibilità della Fin.Im. avrebbe voluto creare un’altra spiaggia per l’estate.