Funzionario delle Poste accusato di circonvenzione: udienza preliminare rinviata al 12 novembre

14 giugno 2012 | 12:42
Share0
Funzionario delle Poste accusato di circonvenzione: udienza preliminare rinviata al 12 novembre

Di Benedetto è stato arrestato con l’accusa di circonvenzione di incapace per essersi fatto intestare, abusando del proprio ruolo, una polizza vita (del valore di 50mila euro) da Secondino Muratore

E’ rinviata al 12 novembre l’udienza preliminare che vede imputato Francesco Di Benedetto, 51 anni, il funzionario di Poste Italiane, in servizio a Ventimiglia, arrestato con l’accusa di circonvenzione di incapace per essersi fatto intestare, abusando del proprio ruolo, una polizza vita (del valore di 50mila euro) da Secondino Muratore, deceduto il 10 novembre del 2009, nel rogo della sua abitazione, di Salita Lago, a Ventimiglia, che prese fuoco per cause accidentali. Oggi infatti il gup Grazia Leopardi, di Sanremo, ha rinviato l’udienza per svolgere un’attività di integrazione probatoria disponendo degli accertamenti presso i carabinieri relativamente l’omissione di atti d’ufficio.

Secondo l’avvocato Pio Guido Felici che assiste Vincenzina Muratore, sorella di Secondino, l’imputato avrebbe commesso il reato nell’ambito della sua funzione di responsabile del servizio “Poste Vita” e l’ente avrebbe dovuto esercitare un’adeguata opera di controllo. 

Di Benedetto è stato scarcerato, con l’unico obbligo dalla sospensione dall’esercizio della propria attivita’ alle Poste. Il funzionario delle Poste è anche accusato di essersi fatto consegnare un televisore da 46 pollici da un altro anziano. Nella vicenda è coimputato un maresciallo in pensione dei carabinieri, all’epoca dei fatti, in servizio a Ventimiglia, accusato di non aver trasmesso alla Procura la denuncia di smarrimento della polizza vita presentata da Di Benedetto. Secondo la Procura, infatti, tutte le denunce andrebbero trasmesse alla magistratura; anche se la prassi era quella di non inviare quelle di smarrimento.