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Tribunale del riesame di Genova: oggi la discussione sulla scarcerazione di Caltagirone e Conti

17 maggio 2012 | 07:36
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Tribunale del riesame di Genova: oggi la discussione sulla scarcerazione di Caltagirone e Conti

Il titolare delle indagini, il pm Maria Antonia Di Lazzaro ha presentato ricorso contro il provvedimento di scarcerazione del gip Ottavio Colamartino

Sarà discusso oggi, nel Tribunale del riesame di Genova, il ricorso del titolare delle indagini, il pm Maria Antonia Di Lazzaro, contro il provvedimento del gip Ottavio Colamartino che ha portato alla scarcerazione di Francesco Bellavista Caltagirone e Carlo Conti. I motivi del ricorso del pm sarebbero molteplici: sussisterebbero ancora il pericolo di fuga, di inquinamento delle prove e di reiterazione del reato

Il gip Ottavio Colamartino del tribunale di Imperia aveva concesso lo scorso 21 aprile, dopo 48 giorni di prigione, gli arresti domiciliari al costruttore Francesco Bellavista Calatagirone mentre il geometra Carlo Conti era stato totalmente rimesso in libertà, il primo a capo della Acquamare srl, azionista al 33 per cento del Porto di Imperia (assieme a Comune di Imperia e Imperia Sviluppo, azionista per la medesima quota) e il secondo ex amministratore delegato di Porto Imperia. 

Entrambi sono stati arrestati, il 5 marzo scorso, nell’ambito della vasta inchiesta della procura di Imperia, con l’accusa di truffa ai danni dello Stato, che ha visto finire nel registro degli indagati un totale di 11 persone. Alle 15, Conti e Caltagirone sono usciti dal carcere di Imperia e mentre il geometra, ha dichiarato: “E’ stata un’esperienza toccate e importante, che ha cambiato la mia vita. Ma io non sono assolutamente responsabile dei fatti di cui sono accusato”; il costruttore non ha voluto rilasciare dichiarazioni.

Nel blitz della Polizia Postale e della Guardia di Finanza, il 5 marzo scorso, finirono ai domiciliari: Delia Merlonghi, legale rappresentante della società "Acquamare" e l’avvocato Andrea Gotti Lega, della societa’ "Acquamarcia". Per i quali di recente è stata rigettata l’istanza di totale remissione in libertà.

Caltagirone, difeso dagli avvocati Nerio Diodà e Alessandro Moroni, era andato a casa sua a Roma, mentre Conti difeso dall’avvocato Alessandro Mager, era andato a Bussana di Sanremo