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Ricorso scarcerazione Caltagirone e Conti:il Tribunale del riesame di Genova si riserva di decidere

17 maggio 2012 | 13:14
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Ricorso scarcerazione Caltagirone e Conti:il Tribunale del riesame di Genova si riserva di decidere

molto probabilmente si saprà se il ricorso è stato approvato non prima di sabato o dell’inizio della prossima settimana. I motivi del ricorso del pm sarebbero molteplici: pericolo di fuga, di inquinamento delle prove e di reiterazione del reato

E’ stato discusso questa mattina, nel Tribunale del riesame di Genova, il ricorso del titolare delle indagini, il pm Maria Antonia Di Lazzaro, contro il provvedimento del gip Ottavio Colamartino che ha portato alla scarcerazione di Francesco Bellavista Caltagirone e Carlo Conti. Il tribunale del riesame si è riservato di decidere e molto probabilmente si saprà se il ricorso è stato approvato non prima di sabato o dell’inizio della prossima settimana.

I motivi del ricorso del pm sarebbero molteplici: sussisterebbero ancora il pericolo di fuga, di inquinamento delle prove e di reiterazione del reato. Il gip Ottavio Colamartino del tribunale di Imperia, infatti, aveva concesso lo scorso 21 aprile, dopo 48 giorni di prigione, gli arresti domiciliari al costruttore Francesco Bellavista Calatagirone mentre il geometra Carlo Conti era stato totalmente rimesso in libertà, il primo a capo della Acquamare srl, azionista al 33 per cento del Porto di Imperia (assieme a Comune di Imperia e Imperia Sviluppo, azionista per la medesima quota) e il secondo ex amministratore delegato di Porto Imperia. 

Entrambi sono stati arrestati, il 5 marzo scorso, nell’ambito della vasta inchiesta della procura di Imperia, con l’accusa di truffa ai danni dello Stato, che ha visto finire nel registro degli indagati un totale di 11 persone. Alle 15, Conti e Caltagirone sono usciti dal carcere di Imperia e mentre il geometra, ha dichiarato: “E’ stata un’esperienza toccate e importante, che ha cambiato la mia vita. Ma io non sono assolutamente responsabile dei fatti di cui sono accusato”; il costruttore non ha voluto rilasciare dichiarazioni.

Nel blitz della Polizia Postale e della Guardia di Finanza, il 5 marzo scorso, finirono ai domiciliari: Delia Merlonghi, legale rappresentante della società "Acquamare" e l’avvocato Andrea Gotti Lega, della societa’ "Acquamarcia". Per i quali di recente è stata rigettata l’istanza di totale remissione in libertà.

Caltagirone, difeso dagli avvocati Nerio Diodà e Alessandro Moroni, era andato a casa sua a Roma, mentre Conti difeso dall’avvocato Alessandro Mager, era andato a Bussana di Sanremo.