Le dichiarazioni dei capigruppo di Pd, Sel, Rc e lista Con Imperia,dopo la consegna delle dimissioni

11 maggio 2012 | 13:41
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Le dichiarazioni dei capigruppo di Pd, Sel, Rc e lista Con Imperia,dopo la consegna delle dimissioni
Le dichiarazioni dei capigruppo di Pd, Sel, Rc e lista Con Imperia,dopo la consegna delle dimissioni
Le dichiarazioni dei capigruppo di Pd, Sel, Rc e lista Con Imperia,dopo la consegna delle dimissioni
Le dichiarazioni dei capigruppo di Pd, Sel, Rc e lista Con Imperia,dopo la consegna delle dimissioni
Le dichiarazioni dei capigruppo di Pd, Sel, Rc e lista Con Imperia,dopo la consegna delle dimissioni

I motivi delle dimissioni espresse dai capigruppo: Giuseppe Zagarella (Pd), Gianluigi Rollero (Lista civica con Imperia), Carla Nattero (Sel), Pasquale Indulgenza (Rc)./AUDIO

 Ecco tutte le dichiarazioni di Giuseppe Zagarella (Pd), Gianluigi Rollero (Lista civica con Imperia), Pasquale Indulgenza (Rc) e Carla Nattero (Sel) dopo la consegna delle 28 dimissioni consiliari. Questo atto ha messo la parola fine all’amministrazione Strescino. Ecco tutti i motivi della scelta delle opposizioni:

Gianluigi Rollero (capogruppo Lista civica Con Imperia)/ AUDIO 1: “Non c’era più una maggioranza quindi è giusto che la parola torni agli elettori. C’era una immobilità completa, vedi la delibera della Seris, era tutto lasciato andare, per esempio nella questione mensa non c’era la tutela dei lavoratori e dei servizi scolastici, e poi nonostante si parlasse di rinnovarre la politica si ricadeva comunque nella vecchia politica e i suoi ultimi provvedimenti sono stati fatti per il futuro.

Giuseppe Zagarella (capogruppo Pd)/ AUDIO 2: “Non c’erano più le condizioni istituzionali per governare coerentemente un ente che ha invece bisogno di una presenza forte. Le convizioni attuali non consentono una gestione equilibrata e abbiamo ritenuto opportuno interrompere questo perscorso di consiliatura per consentire una fase ci commissariamento che possa gestire a pieno la città. Abbiamo contributo con la stesura del documento che ha modificato la delibera Seris e abbiamo contribuito con la delibera salva imperia del 12 aprile. Abbiamo sempre detto, dopo il 5 marzo e quindi in seguito all’inchiesta giudiziaria che ha travolto il porto, che l’esperienza di questa amministrazione doveva chiudersi. Non è bene per la città che venga delineato un programma work in progress per arrivare a delle definizioni strane di linea amministrativa, è bene che si vada al commissarimaneto e che al 2013 si restituisca la parola agli lettori.”

Pasquale Indulgenza (capogruppo Rc)/ AUDIO 2: “Ritrovarsi nell’ufficio protocollo insieme alle destre è un fatto dovuto per legge è un vincolo della legge perchè si dia compresenza fisica ai fini dell’accertamento delle avvenute dimissioni; lo dico chiedendo la comprensione per tutte le circostanze e che si sono prodotte nei giorni scorsi affinche l’opinione pubblica sia consapevole che la continuità con le destre è stata solo contingente e fisica. Il problema politico è tutt’altro e oggi produce questo esito necessario e insostituibile delle dimissioni, la situazione si è fatta insostenibile sul piano istituzionale.”

Carla Nattero (capogruppo Sel) /AUDIO 3: “Abbiamo lavorato per rispondere alle esigenze delle emergenze: delibera sul porto e seris, ma quando abbiamo sentito le dichiarazioni del sindaco ieri in cui il sindaco rilanciava una presenza su basi politiche della sua presenza come sindaco in questa città per alcuni mesi, noi ci siamo resi conto che ci avvolgevamo in una specie di spirale senza fondo e quindi sarebbe stato inestrecabile con profondi problemi per la democrazia e per un confronto politico aperto e costruttivo e non viziato. Noi sappiamo prima di tutto che per affrontare il bilancio difficilissimo, bisogna che ci sia una maggioranza politca. Il sindaco ha fatto di tutto ma la maggioranza non ce l’ha, noi siamo già commissariati per il consultivo che doveva scadere il 30 aprile. La realtà è che tutte le scelte vere per cambiare questa città hanno bisogno di una maggioranza, non di un sindaco mediatico. E se andiamo a vedere la delibera dellla seris non scioglie nessun nodo politco gestionale, ma lascia la prosecuzione di un doppio binario: O l’esternalizzazione o lo spiraglio del pubblico; più di così questa amministrazione non può andare avanti. Il sindaco ora deve riconoscere che è il momento di andare a casa per questo tipo di legislatura e che il confronto politico si apra su un terreno aperto in cui tutte le forze politche sono sullo stesso piano. Questione nomine delle partecipate era evidente che servivano non per la situazione istituzionale, ma sempre più per il futuro per costruire dei rapporti di potere favorevoli per il sindaco nella guerra contro il pdl. Io sento dire sia da parte dei giornalisti che da parte dell’opinione pubblica che quest’ amministrazione poteva essere una chance nella lotta allo scajolismo. Ma io e l’opposizione questa battaglia la stiamo facendo da decenni e questa è una battaglia importante, ma siamo noi i primi a poterla fare e si deve fare nella società, non è pensabile che un sindaco senza maggioranza pensi dall’interno di sgretolare un potere, si sgretola solo con un cambiamento nella società e nei rapporti di potere. Noi pensiamo di avere le forze, il credito l’intelligenza, la storia, per fare questa battaglia e pensiamo di poter mettere tutto questo a servizio di una costruizone nella città che parte dalla rottura.”