La mafia potrebbe salvare il tribunale di Sanremo dall’accorpamento a Imperia/ NOVITA’

“Non tutti i mali vengono per nuocere”, recita la massima e in questo caso, il proverbio vale anche per il tribunale di Sanremo, che potrebbe essere salvato dall’ormai quasi certo accorpamento a Imperia, “grazie” alla presenza di due Comuni sciolti per mafia (Ventimiglia e Bordighera); di un alto tasso di criminalità organizzata, oltre che di un confine strategico in Europa.

Tutti fattori questi che, nel bene o nel male, danno un valore aggiunto alla sua attività giudiziaria. Quello della criminalità è uno dei cavalli di battaglia, che il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Sanremo, riunitosi proprio questa mattina (alla presenza di una settantina di avvocati), porterà a Roma chiedendo di mantenere l’autonomia del Palazzo di Giustizia.

Nel corso dell’assemblea, il presidente del Consiglio dell’Ordine, Elvira Lombardi, ha fatto il punto sulle iniziative a difesa del tribunale.

Stamani, nel contempo, è stato di nuovo affisso, all’ingresso del Palazzo di Giustizia, lo striscione con su scritto “Salviamo il tribunale di Sanremo”. Secondo l’avvocato Lombardi, c’è anche la possibilità che vengano superati alcuni criteri della Legge Delega, come il paletto riguardante le Province ovvero la necessità di mantenere soltanto il tribunale presente nel capoluogo di provincia.

Ma non è tutto. E’ anche possibile che venga considerato il criterio di numeri di pratiche e in questo caso, Sanremo è il secondo tribunale della Liguria. I legali hanno anche evidenziato la necessità di promuovere il più possibile la causa attraverso un’idonea pubblicità e informazione sui giornali, coinvolgendo anche gli altri ordini interessati, tipo: geometri, commercialisti, medici e via dicendo.