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“Insieme è più facile”: un progetto per assistere, le persone disabili, nello studio e non solo/FOTO

9 maggio 2012 | 13:26
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“Insieme è più facile”: un progetto per assistere, le persone disabili, nello studio e non solo/FOTO
“Insieme è più facile”: un progetto per assistere, le persone disabili, nello studio e non solo/FOTO
“Insieme è più facile”: un progetto per assistere, le persone disabili, nello studio e non solo/FOTO
“Insieme è più facile”: un progetto per assistere, le persone disabili, nello studio e non solo/FOTO
“Insieme è più facile”: un progetto per assistere, le persone disabili, nello studio e non solo/FOTO
“Insieme è più facile”: un progetto per assistere, le persone disabili, nello studio e non solo/FOTO

Per scuole secondarie di primo grado e secondo grado finanziato dal ministero degli Interni con la compartecipazione del Comune di Imperia. All’incontro erano presenti Tiziana Berlinguer, assessore ai servizi sociali, Sonia Grassi

E’ stato presentato questa mattina, in comune ad Imperia, il progetto “Insieme è più facile” per scuole secondarie di primo grado e secondo grado finanziato dal ministero degli Interni con la compartecipazione del Comune di Imperia. All’incontro erano presenti Tiziana Berlinguer, assessore ai servizi sociali, Sonia Grassi,dirigente del settore V servizi socio educativi, i dirigenti delle scuole e i responsabili del progetto, insegnanti, ecc. (ASCOLTA L’AUDIO)

"Il progetto prevede l’aiuto alle persone disabili, un aiuto che consiste in un’assistenza scolastica e anche in un’assitenza educativa, e quindi, in secondo luogo in un aiuto alle famiglie” dichiare l’assessore Tiziana Berlinguer. Le sedi individuate per l’attuazione del progetto sono due: la scuola Boine di piazza Roma e il Polo tecnologico imperiese in Piazza Ulisse Calvi: l’Istituto comprensivo Boine, secondaria di primo grado ha ospitato 38 alunni e 11 docenti, mentre l’istituto Polo tecnologico imperiese, secondaria di secondo grado ha visto 60 iscritti, 20 docenti, 11 laboratori (recupero economia.-italiano-laboratorio socializzante pittorico manipolativo- laboratorio DSA uso hadware-laboratorio dsa mappe concettuali)

“Hanno parteciparto anche alunni stranieri quindi con difficoltà linguistiche.”ha spiegato l’ideatrice del progetto- ”E sono state fatte molte attività manipolative, tanto che un progetto parteciperà alla Fiera del libro. Abbiamo avuto anche un laboratorio che si è occupato delle attività informatiche, in particolare dell’ elaborazione d’ immagine. E questi due erano i laboratori più trasversali e aperti. Ma la cosa più importante è che abbiamo lavorato in team.”

Poi la parola è passata agli insegnanti coinvolti nel progetto: “Il nostro progetto è sorto con due finalità: assistenza allo studio e educativo. Le azioni concrete degli insegnanti sono state volte al recupero e al consolidamento: si è ripetuto il lavoro svolto dai ragazzi per acquisire e potenziare quegli elementi conoscitivi indispensabili per affrontare il compito in maniera autonoma. Si è lavorato sull’approfondimento e sul potenziamento e si è cercato di fare in modo che i ragazzi potessero strutturare un metodo di studio personale. Invece per quello che concerne il percorso educativo si è parlato molto di diritto alla studio e apprendimento collaborativo: si è lavorato molto tramite focus group e discussioni sui concetti aperti e elaborati dagli studenti, ovviamente attraverso linguaggi a loro congegnali."

Continuano le insegnanti: “Abbiamo creato dei piccoli sottogruppi: con 3 soggetti con dsa ho fatto un lavoro specifico: mappe concettuali, aumento della memoria a breve e lungo termine e soprattutto da maggio ci siamo preparati sulle prove invalsi. I soggetti dsa hanno fatto una simulazione seguendo le dinamiche che avverranno domani. Li ho allenati della presenza del buon lettore e serenità per avere maggior tempo: stessa cosa per i ragazzi di 3°, però con loro potrò lavorare fino ai primi di giugno. Sempre con questo gruppo abbiamo preparato un cartellone pluridispiplinare perchè possano dimostrare tutte le conoscenze con un collegamento: esempio la seconda guerra mondiale. Altro sottogruppo è stato aiutato nel lavoro domenstico, nel compito a casa per far capire loro che possono riuscire a farlo da sole. I risultati sono stati molto positivi."