Ingrasciotta ex Coffe Time sotto accusa per falso ideologico-morale: processo rinviato a discussione

Avrebbe omesso nella autocertificazione antimafia da presentare ai comuni di Ventimiglia e Bordighera, per l’istallazione di alcune macchinette nei rispettivi municipi, di specificare che su di lui pendeva, in quel momento, un procedimento penale…
E’ stato rinviato il 5 ottobre prossimo per la discussione finale il processo, presso la sezione distaccata del Tribunale di Sanremo, a Ventimiglia, a carico di Giovanni Ingrasciotta, ex titolare della “Coffe time”, per l’accusa di falso ideologico e morale. All’epoca dei fatti (2010) Ingrasciotta, allora a capo della “Coffe Time”, avrebbe omesso, nella autocertificazione antimafia da presentare ai comuni di Ventimiglia e Bordighera, per l’istallazione di alcune macchinette nei rispettivi municipi, di specificare che su di lui pendeva, in quel momento, un procedimento penale in corso. Di qui la decisone nella scorsa udienza, da parte dei due comuni di costituirsi parte civile, tutelati dall’avvocato Cristina Roà. La difesa Ingrasciotta altresì era affidata all’avvocato Andrea Rovere.
L’udienza è stata rinviata a discussione perché il giudice monocratico Paolo Luppi ha ritenuto non necessaria l’audizione dei testi (oggi presenti al contrario dell’imputato), considerando la causa oramai “documentale”, ovvero basata sull’analisi delle prove: nella fattispecie la firma che che compare sui documenti incriminati, che risulta essere quella della figlia di Ingrasciotta, Alessandra.