Giorgio Marchesi risponde all’Assessore Peretti di Vallecrosia in merito al canile di Dolceacqua

28 maggio 2012 | 20:31
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Giorgio Marchesi risponde all’Assessore Peretti di Vallecrosia in merito al canile di Dolceacqua

“Ritiene che un Gestore privato, accetterebbe di essere creditore come lo è il Canile di Ventimiglia di circa €. 120.000.=, relativamente all’Anno 2011 e di non aver ricevuto alcun EURO, per i primi mesi del corrente Anno, dai Comuni Intemeli?”

Premessa:

le Guardie Zoofile Volontarie della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, svolgono principalmente, opera di prevenzione e di repressione contro il maltrattamento degli Animali. Affiancano gli organi pubblici a tali scopi destinati, nella vigilanza sull’osservanza delle Leggi e Regolamenti generali e locali, relativi alla protezione degli animali ed al loro relativo benessere.
Abbiamo appreso, se pur in ritardo, del contenuto di un articolo, apparso su di un Quotidiano, dove l’Assessore Peretti di Vallecrosia (IM), in qualità di Vice-Presidente del Distretto Socio Sanitario Intemelio, ha rilasciato alcune dichiarazioni inerenti i Cani Randagi o Rinunciati ospiti del Canile di Ventimiglia o ‘ricoverati’ presso quello di Dolceacqua, in quanto non possibile, (per mancanza di Box), ospitarli presso lo stesso. Il contenuto di tali dichiarazioni, ci ha alquanto sorpresi, per i seguenti motivi:
– il Canile Comunale Consortile di Ventimiglia, anche se non a ‘Norma’, ne è concessa l’abilitazione in quanto in Deroga come previsto dalla Deliberazione della Giunta della Regione Liguria N° 908 del 3.08.2001, tutto ciò è stato anche confermato durante l’ispezione dei Dirigenti dell’ASL1-Imperiese, avvenuta nel Novembre 2010;
– il sostenere che qualora non si raggiungesse un accordo economico con la L.N.D.C., per la gestione del Canile, i cani verrebbero trasferiti presso il Canile di Sanremo: chiediamo "quale?". In quanto, Il Canile gestito dall’E.N.P.A. è saturo; l’altro ‘nuovo’, gestito da un Privato, non è agibile.
Il trasferimento degli Animali al di fuori della Zona Intemelia, significherebbe una diminuzione nelle adozioni, poichè, lontani dal luogo di ‘smarrimento’ e contrariamente alla Lega del Cane che gestisce il Canile senza ‘profitti’, un Gestore Privato, tenderebbe a ‘trattenere’ il più a lungo possibile i Cani a Lui consegnati, in quanto remunerato, a tariffa giornaliera di permanenza dell’animale, presso la Sua Struttura.
Il Canile di Ventimiglia riesce a far ‘adottare’ annualmente, circa il 93% dei Cani presenti e/o in entrata, ciò in quanto, lo stesso è ‘visitato’ annualmente da 5/6 mila Persone l’anno.
I problemi sollevati dall’Ass. Peretti, non esisterebbero, qualora alcuni Comuni pagassero regolarmente le loro Quote di competenza per il mantenimento degli Animali Randagi o Rinunciati, di provenienza dai loro Territori.

Rivolgiamo, qui di seguito, alcune domande dirette all’Assessore Peretti:
"Ritiene che un Gestore privato, accetterebbe di essere creditore come lo è il Canile di Ventimiglia di circa €. 120.000.=, relativamente all’Anno 2011 e di non aver ricevuto alcun EURO, per i primi mesi del corrente Anno, dai Comuni Intemeli?
Ed ancora: perchè il Distretto Socio Sanitario, si ostina ad offrire €. 2,50.= per il mantenimento giornaliero di ogni singolo Cane, quando, in altre Zone, i Comuni pagano oltre €. 4, (come, ad esempio il Comune di Sanremo?)
Perchè il Distretto Socio Sanitario Intemelio, non riconosce le spese di mantenimento dei gatti, (circa 80), ‘presenti’ presso la Struttura stessa, in conformità a quanto previsto dall’Art. 6, della Convenzione operante da 17 anni e scaduta il 31.12.2011, In cui si evince:
‘Con lo stesso trattamento dei Cani, sono accolti anche i Gatti randagi od abbandonati, che per motivi di età o per altre obiettive ragioni, abbiano bisogno di maggiori cure e/o protezione" ?