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Crisi politica Imperia: consiglieri Pdl pronti a dimettersi se la mozione non passa

9 maggio 2012 | 12:53
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Crisi politica Imperia: consiglieri Pdl pronti a dimettersi se la mozione non passa
Crisi politica Imperia: consiglieri Pdl pronti a dimettersi se la mozione non passa
Crisi politica Imperia: consiglieri Pdl pronti a dimettersi se la mozione non passa
Crisi politica Imperia: consiglieri Pdl pronti a dimettersi se la mozione non passa

Le carte in tavola sono però rimescolate dalla notizia di questa mattina che l’attuale sindaco di Imperia Paolo Strescino potrebbe dichiarare domani le sue ufficiali dimissioni. Se così fosse il consiglio comunale dell’11 non avrebbe lo stesso senso

I componenti del gruppo del Pdl di Imperia hanno confermato questa mattina, tramite le voci di Gianluca Lanteri e del capogruppo Alessandro Gazzano, che: “Nel caso in cui la mozione di sfiducia che si dovrebbe discutere venerdì 11 maggio, non dovesse venire approvata, il gruppo del Popolo della Libertà darà apporto alle iniziative proposte dalle altre parti politiche, in particolare con la presentazione delle nostre dimissioni dalla carica di consiglieri comunali.”

Il popolo della libertà sarebbe dunque pronto a consegnare le 21 dimissioni contemporanee, insieme a quelle eventuali dell’opposizione, pur di riuscire a far cadere l’amministrazione Strescino. Le carte in tavola sono però rimescolate dalla notizia di questa mattina che l’attuale sindaco di Imperia Paolo Strescino potrebbe dichiarare domani mattina le sue ufficiali dimissioni. Se così fosse il consiglio comunale, previsto per l’11 maggio, in cui si sarebbe dovuta discutere la fiducia, per legge, si farebbe lo stesso, ma a quel punto, sarebbe difficile avere un confronto tra le parti e una discussione di inadeguatezza di un sindaco che non sarebbe più il sindaco.

Intanto il Popolo della Libertà nella sala commissioni del comune di Imperia ha ribadito che il sindaco da marzo, dopo l’azzeramento della giunta ha “chiuso le porte al suo gruppo politico, il Pdl, che lo aveva sempre aiutato e sostenuto, condividendo con lui l’agenda amministrativa di cui lo stesso era il promotore.” Ha poi continuato Lanteri: “e’ un mese e mezzo che questo Comune si trova ad avere un sindaco senza una maggioranza. Il sindaco nel consiglio comunale del 12 aprile ha pubblicamente riconosciuto la verità palese di non avere una maggioranza che lo sosteneva, affermando tra l’altro che la giunta non ha necessità di consenso nel consiglio. Noi a questo non ci stiamo ed è per questo che abbiamo presentato la mozione di sfiducia.”

Ha continuato Gianluca Lanteri: “L’impegno del sindaco in questo mese e mezzo si è incentrato nelle nomine nei vari enti (quale Amat, Ast, Imperia servizi, Imperia yacht, Ecoimperia, Imperia Mare, Istituto regionale della floricoltura) in un’ottica di lottizzazione che gli consentisse di guadagnare, non certo democraticamente un credito per far sopravvivere il suo incarico.”

Conclude Lanteri: “Noi quindi abbiamo deciso, nel caso in cui la mozione di sfiducia non dovesse essere votata venerdì 11 di dare un apporto alle iniziative proposte dalle altre parti politiche e in particolare di presentare le dimissioni congiunte.”

Bisogna aspettare domani per avere ulteriori risposte in merito alla crisi che sta attraversando la politica di Imperia. Le possibilità rimangono comunque due: se il sindaco Paolo Strescino non si dovesse dimettere allora si andrà al consiglio comunale previsto per venerdì 11 e si discuterà la mozione, a quel punto se la mozione passa il sindaco cade, se non dovesse passsare sarebbe probabile che 21 consiglieri consegnasserro le dimissioni così da far cadere l’amministrazione Strescino ugualmente; se invece Strescino si dovesse dimettere a quel punto il consiglio di venerdì non avrebbe più il senso iniziale, anche se rimarrebbe sempre aperta la possibilità che il sindaco ritiri le sue dimissioni, perchè per legge il sindaco ha 20 giorni di tempo dalla data di consegna delle dimissioni per confermarle o ritirarle.