Consiglio direttivo del Popolo delle Libertà: caso Strescino ed elezioni di Taggia i temi scottanti

14 maggio 2012 | 21:24
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Consiglio direttivo del Popolo delle Libertà: caso Strescino ed elezioni di Taggia i temi scottanti

L’incontro ha avuto luogo in Via Matteotti a Imperia nella sede del coordinamento provinciale, iniziato alle 18.15 e finito alle 22.15. La riunione è stata molto partecipata da parte di tutti i membri e molti infatti sono stati gli interventi.

E’ durato oltre 4 ore il consiglio direttivo del Popolo della Libertà che ha avuto luogo in Via Matteotti a Imperia nella sede del coordinamento provinciale, iniziato alle 18.15 e finito alle 22.15. La riunione è stata molto partecipata da parte di tutti i membri e molti infatti sono stati gli interventi. Si è fatta in primis un’analisi generale della politica a livello provinciale e nello specifico due sono stati i temi più scottanti della serata: il caso Paolo Strescino a Imperia e la débâcle del Pdl alle elezioni di Taggia.

Il CASO PAOLO STRESCINO A IMPERIA:
Il Popolo della Libertà nel corso della riunione ha preso atto dell’autosospensione di Paolo Strescino dal Pdl e si è riconosciuto il merito del lavoro fatto da parte del centro destra per il bene della città, in primis per il porto turistico, fondamentale per  Imperia. Il Pdl ha inoltre preso la decisione forte e responsabile di lavorare per le prossime elezioni e per dare ai cittadini un’amministrazione capace di guidare la città in un momento di difficoltà.
Strescino, ex militante di An, ha infatti deciso di autospendersi al culmine della crisi politica esplosa, a margine dell’inchiesta giudiziaria sul Porto di Imperia, che il 5 marzo scorso è culminata con 4 arresti, tra cui il costruttore Francesco Bellavista Caltagirone (oggi ai domiciliari), a cui fa capo la “Acquamare srl”, azionista al 33,3% (stessa quota anche per Comune di Imperia e Imperia Sviluppo) del costruendo approdo turistico. Da allora, ma soprattutto in seguito alla decisione del primo cittadino imperiese di azzerare la giunta, i colleghi di partito del Pdl, in maggioranza ex forzisti, premevano perchè Paolo Strescino si dimettesse.

LA SCONFITTA ALLE ELEZIONI DI TAGGIA:
Il nuovo sindaco di Taggia, votato nelle elezioni del 6/7 maggio, è  Vincenzo Genduso della lista "E’ ancora tempo" ed è stato votato con il 36,19% dei voti, alle sue spalle, nell’ordine, Mauro Albanese, con la lista "Camminiamo Insieme", con il 32,61% dei voti e Massimo Alberghi, "Amo questa città" con il 26,80%. Quarto e ultimo, come numero di voti, Angelo Tatoni, "Arma e Taggia unite", con il 4,40%. Appare chiaro da questi risultati che se il Pdl (quindi la lista di Mauro Albanese e la lista di Massimo Alberghi) fosse stato unito a queste elezioni, il risultato sarebbe stato un altro. Nel corso del consiglio si è affrontato ovviamente anche questo tema scottante. I membri hanno mostrato tutti molto rammarico per come sono andate le cose nelle elezioni di Taggia e c’è stata una ammissione di colpe da parti di molti. Tra le altre cose si è capito che al momento delle elezioni non bisogna far sì che troppe persone interferiscano, ma dovrà essere il coordinamento provinciale ad analizzare la situazione del comune interessato per prendere la decisione più appropriata. Il consiglio direttivo si è accorto di aver subito un grave colpo in queste ultime elezioni. Non si è parlato di nessun caso specifico, come ad esempio lo scarso numero di voti presi da Marco Cambiaso, coordinatore cittadino del Pdl a Sanremo, che è arrivato solo ottavo come numero di voti, nella lista “Amo questa città” di Massimo Alberghi, ma la critica maggiore è stata rivolta nei confronti di chi non ha mai contribuito nei lavori seri di partito, ma si è preoccupato di lasciare dichiarazioni sui giornali dando giudizi.

LA CRISI ECONOMICA:
Altro aspetto emerso nell’incontro è la grave crisi economica e sociale che tante famiglie vivono. Il paese e la provincia stanno attraversando una situazione economica drammatica e quindi il partito e il coordinamento provinciale, al cui interno vi sono molti amministratori comunali, provinciali e regionali, hanno fatto alcune valutazioni e il Popolo della Libertà dovrà mettere in atto un’azione ancora più forte per dare delle risposte ai cittadini e alle difficoltà che stanno vivendo. Si è infatti deciso che nei prossimi coordinamenti più che di politica si parlerà dei problemi della genrte e si studieranno iniziative coese a livello provinciale per essere vicini ai bisogni dei cittadini.