Cisl, Uil, Salfi, Usb scrivono una lettera aperta alle agenzie delle entrate

4 maggio 2012 | 12:30
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Cisl, Uil, Salfi, Usb scrivono una lettera aperta alle agenzie delle entrate

“Chiediamo di intervenire per tutelare la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Amministrazione: a partire dall’ immagine sui media che li ritraggono come  esattori e gabellieri cinici ed implacabili di fronte a qualsiasi tragedia umana”

   LETTERA APERTA ALL’AGENZIA DELLE ENTRATE

Il fatto successo ieri a Romano di Lombardia è di inaudita gravità. Il Paese sta vivendo una crisi senza precedenti, con intere categorie di cittadini in sofferenza. Cittadini disperati perdono il lavoro e/o non lo trovano più, oppure vivono sulla loro pelle condizioni di sfruttamento, altri vedono minacciate le attività economiche imprenditoriali, pensionati e disoccupati subiscono i tagli in maniera drammatica, i lavoratori dipendenti hanno stipendi irrisori, erosi dal caro vita, i giovani perdono ogni speranza per il loro futuro.
All’Agenzia delle Entrate, le scriventi OO.SS., unitamente alla neoeletta RSU della DP ENTRATE di IMPERIA, chiediamo di intervenire per tutelare la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Amministrazione: a partire dall’ immagine sui media che li ritraggono come  esattori e gabellieri cinici ed implacabili di fronte a qualsiasi tragedia umana, con incassi “favolosi” del fisco ottenuti, nello scenario di crisi economica, impoverendo ancora di più i cittadini.  La lotta all’evasione, richiesta a gran voce dalla società, rischia di avere successo soltanto con i soggetti più deboli, lasciando impuniti, non soltanto nell’immaginario collettivo, i forti e i potenti.
Richiediamo dunque provvedimenti urgenti per la sicurezza dei lavoratori del Fisco, da assumere non sottraendosi alla necessità di un’analisi seria del modo di operare delle Agenzie fiscali e di Equitalia e del contesto legislativo e politico dal quale derivano le norme e le direttive che noi impiegati siamo obbligati a seguire.
Il Direttore dell’Agenzia delle Entrate ha ammesso, nelle dichiarazioni rilasciate oggi alla stampa,  che il personale dell’Agenzia lavora in condizioni rischiose per uno stipendio modesto: la verità è che negli ultimi anni i dipendenti delle Entrate hanno dovuto affrontare le ricadute di  cambiamenti legislativi ed organizzativi continui e le sfide in termini di maggiore professionalità in cambio di nulla, mentre il contesto generale è quello dell’escalation di violenza contro chi compie il proprio lavoro.  
In questa situazione appare veramente paradossale discutere di assetti organizzativi e orari di lavoro( modifiche di cui si sta discutendo in questi mesi), penalizzando ancora di più il personale del Fisco, quando episodi come quello di Romano di Lombardia pongono ben altre urgenze all’ordine del giorno:  BASTA, ai  ringraziamenti e riconoscimenti formali da parte dell’Agenzia, i lavoratori non ci stanno a fare  da capro espiatorio rispetto a scenari di cui non sono responsabili, chiedono solo di svolgere il proprio lavoro serenamente e utilmente per la società.  

CISL FP                     UIL PA                   SALFI/Confsal                USB

       BOSCO                         MULE’                        ROSSI                       ALAMPI