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Chiaraman e Dulbecco rispondono all’ex assessore Cristaldini in merito all’allontanamento di Vaccari

16 maggio 2012 | 11:50
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Chiaraman e Dulbecco rispondono all’ex assessore Cristaldini in merito all’allontanamento di Vaccari

“A differenza di quanto pretestuosamente sostenuto dal ragioniere in questione, il rinnovo del CDA di Amat non è avvenuto nel rispetto delle quadro normativo vigente.”

Il rag. Roberto Cristaldini, come illustrato nella nostra precedente disamina, dimostra nuovamente di non essere sul pezzo. Il fatto non stupisce granchè, ma, alla luce delle sue ultime considerazioni, è opportuno precisare alcuni punti.
A differenza di quanto pretestuosamente sostenuto dal ragioniere in questione, il rinnovo del CDA di Amat non è avvenuto nel rispetto delle quadro normativo vigente.
Infatti, l’articolo 4 del DL 138/11 stabilisce che “non possono essere nominati amministratori di società partecipate da enti locali, quei soggetti che, nei tre anni precedenti alla nomina, abbiano svolto il ruolo di amministratore negli enti locali detentori di quote di partecipazione al capitale della società stessa”.
Nello specifico, tra gli amministratori nominati nel rinnovato CDA di AMAT SPA in data 19 Aprile 2012 è presente un ex consigliere comunale rimasto in carica fino al termine della precedente amministrazione targata Luigi Sappa.
Inoltre, si evidenziano irregolarità anche nella nomina del CDA di IMPERIA YACHT in quanto nessun movimento di opposizione, in violazione del regolamento comunale, è ivi rappresentato. Entrando nel merito, nessuno dei nominativi segnalati dai partiti di opposizione è stato preso in considerazione per entrare a fare parte del nuovo CDA. A tal proposito, è importante ricordare come la tutela delle minoranze prescinda dal loro colore.
Infine, per quanto concerne la defenestrazione del direttore generale di AMAT Alberto Vaccari, è sufficiente sottolineare che l’atto in questione è stato preso tre giorni dopo le dimissioni di 28 (+2) consiglieri comunali. Coscienza politica e democrazia avrebbero voluto che certe decisioni venissero prese da altre figure, legittimate, a differenza del ragioniere Cristaldini, dal sostengo di un consiglio comunale e di una maggioranza consiliare.
In virtù di quanto esaustivamente spiegato, non accettiamo lezioni dal ragioniere Cristaldini che probabilmente prima di fregiarsi dell’etichetta di “tecnico” dovrebbe prepararsi con più puntiglio e attenzione in maniera tale da evitare banali “inciamponi”.

Chiaraman e Dulbecco