Cadavere senza nome trovato a Taggia: ciondolo e scarpe gli indizi principali / FOTO






Gli investigatori hanno oggi diramato l’identikit: una ricostruzione del suo volto fatta al computer. Il ragazzo aveva anche addosso una ciondolo religioso e un paio di scarpe da ginnastica
Un ragazzo sportivo e animato da sentimento religioso, probabilmente cristiano: potrebbero essere questi i primi due indizi utili, se non per trovare le cause ancora ignote del decesso, almeno per risalire all’identità del cadavere senza nome del giovane, tra i 25 e i 30 anni, trovato morto, il 27 aprile scorso, in località Bruxa, nel greto del torrente Argentina.
SI tratta di un uomo dai tratti somatici europei-caucasici; capelli castano scuri di lunghezza media; altezza 1 metro e 70 circa, peso di circa settanta chilogrammi e occhi castani: I carabinieri di Sanremo, su disposizioni del pubblico ministero Maria Paola Marrali, ne hanno diramato l’identikit, una ricostruzione del suo volto fatta al computer. Insieme alla simulazione digitale della faccia gli investigatori hanno fornito anche le foto di due oggetti (probabilmente gli unici) rinvenuti addosso alla vittima. Si tratta di: un ciondolo e un paio di scarpe da ginnastica.
Proprio partendo dai suddetti ritrovamenti si possono fare alcune considerazioni.
IL CIONDOLO
Rappresenta una colomba, che richiama nelle sue forme anche la croce cristiana. Ciondoli simili sono in vendita specialmente in negozi dedicati, in particolare quelli che sorgono presso i luoghi sacri della religione cristiano cattolica, soprattutto Assisi. Questo tipo di oggetto,altresì, si compra su Internet praticamente solo in siti dedicati all’oggettistica di ispirazione sacra, alla voce “Ciondolo Colomba” o “Colomba di Rinnovamento”. Non si tratta dunque di una ‘semplice croce’ ma di un oggetto ricercato, che potrebbe denotare una forte spiritualità di matrice cristiana, unita a un desiderio di pace.
LE SCARPE
Sono un paio di “New Balance” verosimilmente modello “Running Performance” che , considerandone la ‘recente storia’, sono all’apparenza ben tenute e non particolarmente usurate. Non si tratta però di un classico paia di scarpe ‘di marca’ che vengono portate solo per moda: sonò altresì un modello tecnico, generalmente acquistato da uno sportivo, che sceglie in base a esigenze di funzionalità prima che di estetica. Anche l’altro indumento principale trovato addosso al cadavere del ragazzo, un giubbotto nero con dietro la scritta “Skorpion” potrebbe, nella marca, fare riferimento ad una linea di vestiario di ispirazione sportiva: in particolare al trekking e al motociclismo.