Arrestati per BANCAROTTA fraudolenta: l’imprenditore Antonello Acquarone e l’ex moglie Barbara Boeri



I due noti imprenditori edili imperiesi sono stati arrestati, con la complicità di una impiegata di fiducia, messa a capo di una delle società depauperate, avevano sottratto somme per un milione e mezzo di euro
Antonello Acquarone, titolare della Geobeton e della Nuova Lavori Liguri, e la sua ex moglie, Barbara Boeri, sono stati arrestati, stamani, dalla Guardia di Finanza, con l’accusa di bancarotta fraudolenta per aver portato al fallimento almeno tre società collegate tra loro, che sono state "svuotate" dei loro beni.
L’indagine, coordinata dal procuratore di Imperia, Giuseppa Geremia, è stata condotta dai militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Imperia. In particolare, i finanzieri hanno scoperto che, mentre gli stipendi dei lavoratori dipendenti non venivano pagati, i due noti imprenditori edili di Imperia, soci e amministratori delle società depauperate, provvedevano a tramutare le somme versate dai clienti in assegni circolari che venivano incassati per contanti, facendoli fittiziamente transitare sul “conto cassa” delle società.
In seguito a una serie di accertamenti di natura patrimoniale, è emerso che i due arrestati, con la complicità di una impiegata di fiducia, messa ad hoc a capo di una delle società depauperate, avevano sottratto dalle casse societarie somme per un ammontare complessivo superiore al 1,5 milioni di euro.
I due agivano secondo un ben preciso modus operandi, consistente nel “spogliare” progressivamente le loro società fino al fallimento, facendo migrare gli “asset” (trasferimento mezzi d’opera, passaggio dei dipendenti, continuazione di lavori in appalto e via dicendo) verso nuove compagini via via create, formalmente riconducibili a terzi ma di fatto direttamente amministrate, distraendo, anche in tempi recentissimi, ingenti somme di denaro. In particolare, dalle intercettazioni telefoniche è emersa la creazione di una nuova società, operante sempre nel settore edile ed intestata ad una “testa di legno”, servita agli arrestati per operare liberi dai debiti e proseguire, di fatto, l’attività di una società prossima al fallimento.
PARTICOLARI
Il Gip Massimiliano Botti, tramite una copiosa documentazione di oltre 16 pagine, ha disposto la misura cautelare. I due noti imprenditori appartengono specificamente alla realtà di Imperia, sono molto conosciuti e principalmente operano nel settore edile. I due, con il loro modus operandi, sostanzialmente hanno truffato molti cittadini che mettevano i loro soldi in gioco in questa società; inoltre prima di portarle al fallimento facevano subentrare degli anziani come amministratori, persone che non hanno una responsabilità piena. I due imprenditori oltre che essere accusati di evasione fiscale, hanno truffato i cittadini che regolarmente investivano nelle società prese in considerazione.