Venerdì Santo: Via Crucis alla residenza protetta per anziani Casa Rachele

6 aprile 2012 | 15:48
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Venerdì Santo: Via Crucis alla residenza protetta per anziani Casa Rachele
Venerdì Santo: Via Crucis alla residenza protetta per anziani Casa Rachele
Venerdì Santo: Via Crucis alla residenza protetta per anziani Casa Rachele
Venerdì Santo: Via Crucis alla residenza protetta per anziani Casa Rachele

In occasione del Venerdì Santo, Mons. Francesco Palmero, Presidente della Fondazione Rachele Zitomirski – onlus, accompagnato dal Diacono Adriano Garaccione, ha guidato la Via Crucis presso la Residenza Protetta per Anziani Casa Rachele di Vallecrosia.

Come ogni anno, in occasione del Venerdì Santo, Mons. Francesco Palmero, Presidente della Fondazione Rachele Zitomirski – onlus, accompagnato dal Diacono Adriano Garaccione, ha guidato la Via Crucis presso la Residenza Protetta per Anziani Casa Rachele di Vallecrosia. Così, alle ore 15,30, insieme agli Ospiti della struttura, ai loro famigliari e agli operatori che quotidianamente assistono con amorevole dedizione gli anziani, si sono percorse le Stazioni che hanno portato il Signore alla croce. Molti dei presenti, in particolare gli Ospiti della struttura, ma anche alcuni famigliari, alcuni operatori e alcuni volontari, sono intervenuti leggendo i commenti delle varie Stazioni.

È stato un momento molto simbolico per la Casa quando tutti insieme hanno recitato la Preghiera introduttiva alla Via Crucis del malato:

“Signore, voglio rifare con Te la strada della croce. La tua sofferenza porti un po’ di luce al mio dolore. La forza e il coraggio con i quali hai affrontato la morte diventino la mia forza e il mio coraggio, affinché meno pesante mi sia il cammino della vita.”

Molti Ospiti, infatti, portano la croce della malattia quotidianamente, e le persone a Loro vicine come i famigliari e gli operatori, ogni giorno li sostengono cercando di alleviare, il più possibile, le Loro sofferenze donandogli tutte le attenzioni e le cure di cui hanno bisogno, ma soprattutto regalando ogni giorno i loro sorrisi, una delle migliori medicine che possa esserci.