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Trovato cadavere nel torrente Argentina: vittima morta per “precipitazione”, il giallo si infittisce

28 aprile 2012 | 13:22
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Trovato cadavere nel torrente Argentina: vittima morta per “precipitazione”, il giallo si infittisce
Trovato cadavere nel torrente Argentina: vittima morta per “precipitazione”, il giallo si infittisce
Trovato cadavere nel torrente Argentina: vittima morta per “precipitazione”, il giallo si infittisce
Trovato cadavere nel torrente Argentina: vittima morta per “precipitazione”, il giallo si infittisce
Trovato cadavere nel torrente Argentina: vittima morta per “precipitazione”, il giallo si infittisce
Trovato cadavere nel torrente Argentina: vittima morta per “precipitazione”, il giallo si infittisce

E’ quanto risulta dai primissimi riscontri dell’autopsia, eseguita, stamani, dal medico legale Francesco Traditi, su disposizioni del sostituto procuratore Maria Paola Marrali, di Sanremo.

Sarebbe morto per “precipitazione” il giovane sui 30-35 anni trovato cadavere, ieri mattina, nelle acque del torrente Argentina, all’altezza di Taggia (Imperia), poco dopo la carrozzeria Rinaldi, sotto il ponte dell’Autostrada. E’ quanto risulta dai primissimi riscontri dell’autopsia, eseguita, stamani, dal medico legale Francesco Traditi, su disposizioni del sostituto procuratore Maria Paola Marrali, di Sanremo. A conferma di questa ipotesi ci sono diverse lesioni interne, compatibili con quel tipo di decesso.

Data la zona collinare, la vittima potrebbe, dunque, essere caduta da qualche roccia o muro. Se, poi, sia precipitato per un incidente, per un suicidio o se sia stato spinto da qualcuno, questo non è ancora dato saperlo. Il fatto che fosse sprovvisto dei documenti e di qualsiasi altro elemento utile, rende ancora più difficili le operazioni di riconoscimento e soprattutto la dinamica dell’accaduto.

Al momento, dunque, sarebbe morto per “precipitazione”, ma il condizionale è d’obbligo, in quanto, bisognerà attendere ulteriori riscontri per essere sicuri al cento per cento, che qualcuno non lo abbia ucciso prima, simulando questo tipo di morte. Non presentava ferite da arma da fuoco, né da arma da taglio, ma l’omicidio non viene comunque escluso.

Il giovane: alto circa un metro e ottanta, corporatura robusta; capelli lunghi castani, indossava: scarpe da trekking, pantaloni marroni, maglietta nera e giubbotto nero con dietro la scritta “Scorpion“. Al momento del ritrovamento presentava il cranio sfondato e alcuni arti spezzati, le ma lesioni sarebbero riconducibili al trascinamento delle correnti.

Ieri, i carabinieri della compagnia di Sanremo e della Stazione di Taggia hanno perlustrato tutta l’area circostante il punto del ritrovamento, ma non è stato trovato nulla che possa portare alla vittima. Il fatto che al momento non risultino in zona delle denunce di scomparsa, fa pensare che possa trattarsi di uno straniero, dalle sembianze comunque di un europeo. In tasca, tra l’altro, non aveva nulla: né documenti, né altri effetti che possano essere utilizzati per lanciare un appello.

Un’ipotesi, a questo punto, è anche quella che possa essersi lanciato dal vicino ponte dell’autostrada, ma bisognerà attendere ulteriori accertamenti per stabilirlo.