Tafferugli nella sede della Croce Rossa di Ventimiglia tra dipendenti e rifugiati politici

20 aprile 2012 | 09:31
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Tafferugli nella sede della Croce Rossa di Ventimiglia tra dipendenti e rifugiati politici

Il presidente provinciale della Croce Rossa, Vincenzo Palmero, sottolinea come la situazione stia diventando insostenibile: “Mi sono recato sul posto ed ho potuto constatare che ci sia un clima poco simpatico, per usare un eufemismo”.

Piccoli tafferugli si sono registrati stamani, nella sede della Croce Rossa in via Dante a Ventimiglia, tra alcuni dipendenti e un gruppo di rifugiati politici stranieri, soprattutto nigeriani, che da mesi si alternano nella struttura. Sul posto per riportare la calma sono intervenuti gli agenti del locale commissariato.

La tensione è dovuta, sembra, a comportamenti troppo esigenti degli stranieri, rifugiati politici, che a volte si sono lasciati andare ad atteggiamenti strafottenti. L’intervento delle forze dell’ordine ha permesso di riportare la calma nella sede della Croce Rossa. Tre immigrati sono stati trasferiti e, al momento, nella struttura della Croce Rossa sono rimasti in 12.

Il presidente provinciale della Croce Rossa, Vincenzo Palmero, sottolinea come la situazione stia diventando insostenibile: "Mi sono recato sul posto ed ho potuto constatare che ci sia un clima poco simpatico, per usare un eufemismo. Qualche straniero, o per stanchezza o perchè da tempo è lontano da casa, non rispetta i nostri dipendenti. Se non ci saranno miglioramenti, non abbiamo intenzione di continuare la nostra collaborazione. Stiamo superando i limiti di una convivenza civile, troppe cose sono state disattese. Ci attendiamo risposte concrete alle nostre richieste entro la serata di oggi".

Dal 28 giugno scorso, il centro di Ventimiglia ospita immigrati del ghana, pachistani, ingeriani, ma anche libici e tunisini, migranti dalla Libia.