LA TRAGEDIA IL 24 AGOSTO 2011 |
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Strage di ragazze col suv: Vignoli non si presenta; le famiglie delle 3 vittime sono parte civile

18 aprile 2012 | 10:00
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Strage di ragazze col suv: Vignoli non si presenta; le famiglie delle 3 vittime sono parte civile
Strage di ragazze col suv: Vignoli non si presenta; le famiglie delle 3 vittime sono parte civile
Strage di ragazze col suv: Vignoli non si presenta; le famiglie delle 3 vittime sono parte civile
Strage di ragazze col suv: Vignoli non si presenta; le famiglie delle 3 vittime sono parte civile
Strage di ragazze col suv: Vignoli non si presenta; le famiglie delle 3 vittime sono parte civile
Strage di ragazze col suv: Vignoli non si presenta; le famiglie delle 3 vittime sono parte civile

L’udienza preliminare che si doveva tenere oggi a Sanremo davanti al gup Laura Russo, per l’omicidio colposo delle tre ventunenni morte nell’incidente stradale del 24 agosto, nella galleria “San Martino” dell’Aurelia bis/VIDEO-INTERVISTA

Si è aperta, stamani, davanti al gup Laura Russo, di Sanremo (che ha subito rinviato per dare modo alle parti di accordarsi sul risarcimento), con la costituzione di parte civile delle famiglie delle vittime, l’udienza preliminare contro Gianmaria Vignoli, l’avvocato sanremese, di 45 anni, che il 24 agosto del 2011, alla guida del suo suv dell’Audi (un “Q5”) investì e uccise tre ragazze di 21 anni – Anita Baronio, Sara Ceriolo e Michela Carassale – che viaggiavano a bordo di un’Opel Agila, sull’Aurelia Bis, a Sanremo, all’altezza dell’ultima galleria prima dello svincolo di via Pascoli.

Il giudice ha aggiornato l’udienza al prossimo 2 luglio. Vignoli, che oggi non si è presentato dal giudice, è accusato di omicidio colposo plurimo. Nei giorni scorsi, il gip Maria Grazia Leopardi aveva già rigettato la richiesta di incidente probatorio per individuare un eventuale collegamento tra una patologia cronica e la dinamica del triplice incidente mortale. Vignoli aveva, infatti, fatto presente di aver perso il controllo della guida per un improvviso malore dovuto a una patologia cronica di cui sarebbe sofferente e non per una distrazione o un’errata manovra.

La dinamica. L’avvocato perse il controllo della guida, mentre percorreva la galleria in direzione del centro di Sanremo. Fu così’ che invase la corsia opposta, urtando un’Opel Corsa e scontrandosi frontalmente con l’Opel Agila. Nell’impatto rimasero feriti, in modo non grave, anche gli occupanti della “Corsa”: Matteo Calabrese, 27 anni, di Roccavione (Cuneo) e la fidanzata, V.D., di 25 anni, nata a Cuneo ma residente a Sanremo.

Il mio assistito, amo dire impropriamente, è un po’ la quarta vittima di questo discorso – ha affermato l’avvocato Alberto Bellotti(L’AUDIO), difensore di Vignoli – è con estrema difficoltà che cerca di affrontare il futuro, per una questione che lo ha colpito a livello umano, psicologico e relazionale. C’è da augurarsi che riesca a riprendere una vita normale anche se sarà indubbiamente difficilissimo".

L’Avvocato che rappresenta la difesa di Gianmaria Vignoli, così dichiara: “Insieme alla collega Fiorella Moret questa mattina abbiamo assistito  alla prima udienza preliminare in occasione della quale si sono costituite le parti civili. Il nostro assistito non ha voluto che verificassimo i contenuti e la regolarità di tale atto  perchè vuole ristorare il danno subito dalle famiglie che peraltro non potrà mai essere interamente risarcito in quanto parliamo di vite umane che si sono perdute.”

Continua l’avvocato Bellotti: “In ogni caso la difesa ha formulato istanza di rinvio della medesima udienza per una più adeguata valutazione dei profili successivi e futuri anche in ragione dell’eventuale risarcimento dei danni di tutte le parti civili costituiti parte offese di questo procedimento. Credo che sia la cosa migliore anche sotto il profilo dell’economia processuale. Nessuna scelta è preclusa sotto il profilo difensivo e valuteremo alla luce di questo ulteriore elemento. L’udienza è stata rinviata al 2 Luglio. Le parti civili coinvolte sono diverse persone, tutti familiari delle vittime.

LA VIDEO-INTERVISTA ALL’AVVOCATO ALBERTO BELLOTTI