“Povera Imperia”: le opinioni di un lettore

18 aprile 2012 | 22:04
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“Povera Imperia”: le opinioni di un lettore

“Mi chiamo GianLorenzo Crepi di professione studente. Dopo gli ultimi avvenimenti riguardanti la vicenda, molto f(l)osca, del porto d’Imperia arrivano forse dal mare nuovi guai per la ridente provincia ligure?”

Riceviamo e pubblichiamo:

Ahi povera imperia, nave senza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia ma bordello! Sono un giovane di Imperia, qui cresciuto e che ama immensamente la sua città.

Mi chiamo GianLorenzo Crepi di professione studente.  Dopo gli ultimi avvenimenti riguardanti la vicenda, molto f(l)osca, del
porto d’Imperia arrivano forse dal mare nuovi guai per la ridente provincia ligure?

Alcune sere fa infatti, nella cornice dei locali siti nella zona portuale onegliese, mi è capitato di assistere a una scena alquanto bizzara: un individuo dagli abiti arabeggianti, giunto per portare scompiglio, si è presentato avvolto in un manto dove, tra alcuni simboli tipici del paese d’ origine, cappeggiava un enorme simbolo fallico probabilmente ad indicare la  sua

scelta di vita. Il nostro, reo di non avere imparato alcun idioma locale ed comunque incapace di rapportarsi con gli altri esseri viventi presenti, ha deciso di mostrare ai presenti alcuni comportamenti forse tipici della sua zona d’origine: dopo aver accumulato un conto chilometrico in ogni bar della zona ha dapprima tentato di vendere il suo corpo al fine di racimolare quattrini, motivo per cui è stato da molti visto senza i suoi abiti tipici ma  ricoperto solo dalla naturale cute, e, non pago, ha iniziato a seminare zizzania fra lafolla cercando di scaricare i suddetti conti ai presenti con risultati dai più ritenuti imbarazzanti. A mettere finalmente a posto la questione sono dovute intervenire le forze dell’ordine locali, che avrebbero sicuramente arrestato tale personaggio se nonfosse stato per l’intervento di amici, o filantropi, dello stesso. Questi ultimi dopo aver spiegato che il poveretto era stato ridotto in quello stato dopo anni passati a manifestare un innata tendenza a “farsi gli affari altrui”(cit..), hanno portato via l’elemento di disturbo. Alcuni presenti sostengono che l’uomo nell’allontanarsi abbia biascicato qualcosa sulla sua provenienza da un quartiere malfamato di Genova, forse Albaro, ma come Ligure non posso che ritenere la cosa una riprova della poca  lucidità del nostro. Sperando che situazioni del genere siano eccezioni e non la regola, colgo l’occasione per porre i più cordiali saluti

GianLorenzo Crepi