Massaggi Hot: anche nel ponente si parlava di aprire un centro

L’indagine sui centri massaggi cinesi,copertura di attività di sfruttamento della prostituzione,dove le ragazze vendevano ai clienti «finali» di prestazione a luci rosse, ha portato alla luce anche l’interessamento ad ampliare il giro d’affari nel ponente
Oltre che quelli di Alassio e Savona, gli imprenditori cinesi arrestati pensavano infatti di aprire due nuovi «paradisi del benessere», uno ad Arma di Taggia e l’altro a Ventimiglia (dove peraltro indagini di polizia giudiziaria avevano già portato alla luce realtà commerciali simili). Dai registri e dagli appunti ritrovati su alcuni foglietti dai carabinieri, si è capito che, almeno per il centro alassino, il guadagno era tra i 30 e i 40 mila euro al mese, più o meno 1200 euro al giorno. Per quello savonese le cifre non sono ancora note, ma si parlerebbe di guadagni molto più elevati.