Maltrattamenti al Borea: Telpov tace col pm e rilascia spontanee dichiarazioni. Indagini in chiusura
Difeso dall’avvocato Maria Grazia Sibona, ha preferito tacere e rilasciare alcune dichiarazioni. Il colloquio è durato circa mezzora: dalle 11.30 alle 12, dopodiché Telpov è tornato in carcere. A incastrarlo ci sono alcuni filmati degli inquirenti
Si e’ avvalso della facolta’ di non rispondere, ma ha voluto rilasciare spontanee dichiarazioni, il cui contenuto e’ coperto dal segreto istruttorio: Ihor Telpov, l’operatore socio sanitario, di 50 anni, ucraino di origine, ma abitante a Taggia (Imperia), arrestato il 18 gennaio scorso, a Sanremo, nel blitz della Guardia di Finanza, che porto’ in carcere 7 persone tutte accusate, in concorso, di maltrattamenti continuati e aggravati nei confronti dei pazienti della casa di riposo Borea.
Il pubblico ministero Maria Paola Marrali, titolare delle indagini, stamani ha voluto interrogarlo per chiarire gli ultimi aspetti della vicenda, in vista dell’imminente chiusura indagini. Difeso dall’avvocato Maria Grazia Sibona, ha preferito tacere e rilasciare alcune dichiarazioni. Il colloquio è durato circa mezzora: dalle 11.30 alle 12, dopodiché Telpov è tornato in carcere.
A incastrarlo ci sono i filmati delle telecamere a circuito chiuso che hanno ripreso lui e gli altri imputati nell’atto di picchiare e insultare gli anziani degenti.
Nei guai, oltre a Telpov, ci sono anche: gli operatori socio sanitari appartenenti alla cooperativa “Airone”: Assunta Mecca, 52 anni, nata ad Avigliano (Potenza), ma residente a Taggia; Daniele Antonio Raschellà, 47 anni, nato a Ougree (Belgio), residente a Sanremo e Silvano Fagian, 53 anni, nato a Torino e residente a Taggia. E poi: gli infermieri: Elzbieta Ribakowska, 51 anni, polacca di origine, residente a Sanremo; Cristina Ciobanu, 37 anni, nata a Mischii, in Romania, ma abitante a Sanremo e il presidente della Casa di Riposo, Rosalba Nasi, 58 anni, originaria di Mondovì ma abitante a Sanremo, moglie del senatore Gabriele Boscetto del Pdl.
LE FOTO STAMANI ALL’ARRIVO A PALAZZO DI GIUSTIZIA