Lo Snalc proclama lo sciopero per il 14 aprile da 00.30 fino alla fine del servizio
Lo scopo dello sciopero consiste nel chiedere alla direzione un tavolo di confronto,di preservare la continuità aziendale e i posti d lavoro,di convocare un tavolo per il rinnovo del contratto collettivo,di rispettare la dignità e i diritti dei lavoratori
Il sindacato Snalc del Casinò di Sanremo ha proclamato uno sciopero, a partire dalla mezzanotte e trenta di oggi, a fine servizio, per protestare contro la continua flessione di incassi e la gestione della casa da gioco destinata a chiudere il bilancio del 2012 (secondo la previsione sindacale) con un passivo di 12milioni e 500mila euro. Si tratta del secondo sciopero, nel giro di poche settimane e non se ne escludono degli altri. Lo Snalc, in particolare, esprime forte preoccupazione per il futuro dei 320 dipendenti del Casinò e dei 150 impiegati delle società che gestiscono i servizi terziarizzati.
Preoccupazione che nasce dalla continua diminuzione degli introiti, riconducibile, secondo lo Snalc: “alle responsabilità gestionali del management – afferma il segretario Lorenzo Semeria – e in parte alla crisi economica e ai cambiamenti nel mercato dei giochi”. Secondo il sindacato la previsione degli incassi dei giochi, pari a 60milioni di euro, non sarebbe più realistica. Sarebbe, invece, più plausibile la previsione di 52milioni di incassi.
DI SEGUITO IL DOCUMENTO SINDACALE PER ESTESO.
La scrivente organizzazione sindacale, richiamate le proprie lettere inviate alla Società il 26 e 31 marzo e l’11 aprile c.a. che qui si intendono integralmente trascritte, è sempre più preoccupata per il futuro dell’Azienda e per il futuro del posto di lavoro dei 320 dipendenti della Casino S.p.A. e dei 150 dipendenti impiegati nelle Società che gestiscono i servizi terziarizzati. Preoccupazione dovuta alla continua diminuzione degli introiti dei giochi riconducibile principalmente alle responsabilità gestionali del management e in parte alla crisi economica e ai cambiamenti nel mercato dei giochi.
La previsione degli incassi dei giochi di 60.000.000 euro, fatta qualche mese fa dalla Direzione Aziendale nel piano d’impresa 2012-2014, alla luce della notevole diminuzione degli introiti dei giochi registrata nel primo trimestre non è più realistica. Appare, purtroppo, realistica la previzione degli incassi dei giochi di 52.000.000 di euro e dei costi gestionali di 49.000.000 euro. In base a tale previsione, tenuto conto di quanto stabilito della convenzione, la Casino S.p.A. chiuderebbe il bilancio del 2012 con un passivo di circa 12.500.000 euro. Alla Società verrebbe a mancare, già nel corso di questo d’esercizio, la liquidità finanziaria necessaria per far fronte alla normale attività della casa da gioco.
La drammaticità della situazione economica e finanziaria della casa da gioco richiede urgenti politiche in grado di arrestare la diminuzione degli introiti di ogni gioco esercitato, di diminuire tutti i costi di gestione almeno del 10% ad esclusione di quelli legati all’attività promozionale per fidelizzare la clientela e per acquisirne di nuova.
Le politiche sopra richiamate sono necessarie per scongiurare il rischi di fallimento della Società e per preservare l’equilibrio finanziario dell’Azienda, la continuità dell’attività e i posti di lavoro.
La scrivente insiste nella richiesta alla Direzione Aziendale della necessità di un tavolo di confronto sulle iniziative da intraprendere subito per arrestare la diminuzione degli introiti dei giochi, per ridurre nel breve periodo i costi gestionali complessivi di almeno il 10%, per riqualificare ed incrementare gli investimenti promozionali e per riorganizzare le attività aziendali nell’ottica dell’efficienza e della economicità.
La Casino S.p.A. non può continuare ad avere un capitale sociale pari al minimo di legge. La Società dovrebbe avere un capitale sociale congruo. Il comune di Sanremo non può pretendere dalla casa da gioco più di quello che può dare. Il Comune di Sanremo e la Casino S.p.A. dovrebbero adeguare le clausole economiche della convenzione alle mutate condizioni Aziendali.
La scrivente non vede la necessità e l’utilità aziendale che la Società di investa ingenti risorse finanziarie per la realizzazione di una sala slot nella ex stazione e per la realizzazione di un tunnel sotterraneo per l’accesso alle sale da gioco. Considera i motivi posti alla base delle suddette realizzazioni deboli e contraddittorie e ritiene che difficilmente tali investimenti produrranno un ritorno economico positivo.
La scrivete ritiene che all’Azienda e ai lavoratori serve un nuovo contratto collettivo di lavoro confacente al nuovo contesto nel quale opera l’Azienda. La trattativa non può essere dichiarata chiusa unilateralmente dalla Direzione Aziendale quando ci sono ancora da definire tra le Parti tanti aspetti importanti sia della parte economica che della parte normativa. Il testo della piattaforma per il rinnovo della parte economica e della parte normativa del c.c.l. e il testo dell’accordo per l’incentivo all’esodo volontario dei dipendenti, inviati dalla Direzione Aziendale alle oo.ss, necessitano di correttivi.
La Direzione Aziendale ha il dovere di convocare subito il tavolo negoziale. La scrivente conferma la propria disponibilità, manifestata al tavolo negoziale, di lavorare per trovare un’intesa per ridurre, nel breve periodo, il costo del lavoro in modo consistente senza contrarre ulteriormente le retribuzioni dei dipendenti già colpite pesantemente dalla diminuzione degli incassi. La scrivente ritiene che l’accordo per il rinnovo per il contratto collettivo di lavoro dovrà:
1. tenere conto, come stabilito dagli accordi del 23 luglio 1993, del 22 gennaio 2009 e 28 giugno 2011 sottoscritti dal Governo e dalle Parti sociali, dei parametri economici previsti dall’indicatore previsionale (ipca) per il 2012, 2013, 2014 e anche della drammatica situazione economica e finanziaria in cui si trova la casa da gioco;
2. garantire una ripartizione equa degli aumenti tra tutti i lavoratori.
3. apportare correttivi alla classificazione del personale e ad alcuni istituti contrattuali economici e normativi;
4. assicurare all’Azienda una maggiore flessibilità nell’impiego delle risorse umane e una maggiore efficienza e produttività dell’organizzazione del lavoro.
L’accordo per l’incentivo all’esodo per essere efficace nell’obbiettivo che si propone dovrà:
1. tenere conto dei precedenti accordi sottoscritti tra le Parti e della riforma delle pensioni;
2. apportare modifiche al regolamento dell’accantonamento straordinario aziendale, aumentare la percentuale dei coefficenti per la determinazione dell’ incentivo all’esodo volontario dei dipendenti, prevedere un incremento della percentuale di finanziamento da parte dell’azienda, prevedere la partecipazione anche dei lavoratori al finanziamento, stabilire una durata più lunga dell’accantonamento straodinario aziendale e configurarlo sempre più come un moderno ammortizzatore aziendale.
Nell’ambito delle linee contrattuali di cui sopra, per effetto della moderazione salariale, dell’incentivo all’esodo volontario dei dipendenti e della revisione e aggiornamento degli istituti contrattuali economici e normativi, il costo del lavoro nel breve periodo diminuirà in modo consistente e nel contempo aumenterà l’efficienza e la produttività dell’organizzazione del lavoro.
La scrivente per quanto sopra esposto e considerato proclama lo sciopero dei dipendenti del ruolo giochi della Casino S.p.A. per il giorno 14 aprile 2012 dalle ore 00,30 alla fine del servizio per chiedere alla Direzione Aziendale:
A) di preservare la continuità aziendale e i posti di lavoro;
B) di costituire un tavolo di confronto sulle cose concrete da fare subito per arrestare la diminuzione degli introiti dei giochi, per ridurre nel breve periodo i costi gestionali almeno del 10%, per riqualificare ed incrementare gli investimenti promozionali, per riorganizzare le attività aziendali nell’ottica dell’efficienza e della economicità;
C) di convocare subito il tavolo negoziale per il rinnovo del contrattto collettivo di lavoro;
D) di rispettare la dignità, i diritti e i legittimi interessi dei lavoratori.
Distinti saluti.
Il Segretario
Lorenzo Semeria