“Leggere perché e percome dell’abbandono di Lanteri e di altri quattro lascia il tempo che trova”
Così Mario Manni sull’amministrazione taggese e sulle dimissioni di “Lanteri e di altri quattro”
Non riesco a capire perché una scelta che si ritienga giusta e motivata debba essere continuamente giustificata; non riesco a capire perché se reputo onesta una persona non posso avere la libertà di poterlo ribadire in ogni dove e in ogni quando.
Leggere i perché e i percome dell’abbandono di Lanteri e di altri quattro lascia il tempo che trova: di diatribe e controversie ne può raccontare ogni buona famiglia che vive sulla faccia di questa Terra senza che per questo la famiglia stessa si sfasci.
Strano è l’idea che Lanteri ha della democrazia: lui avrebbe dovuto fare l’assessore perché così aveva deciso una maggioranza di elettori ( 4 in più di quelli che accordarono la preferenza a Lombardi) però Genduso non avrebbe dovuto accettare l’impegno in Area24 perché 4 consiglieri su 14 non erano d’accordo.
Non è una interpretazione un po’ originale?
La piscina è tua… la piscina è mia….
La piscina sarà della città con i modi ma soprattutto con i tempi previsti dalla burocrazia italiana.Merito a tutti gli attori.
Come ho già detto io ho avuto la fortuna di trattare la parte più spessa cioè la trattativa serrata con l’imprenditoria privata; Lanteri ha avuto il merito di curarne gli aspetti tecnici; Garofalo e Cascino sono stati buoni mediatori con l’amministrazione Burlando con l’assessore regionale Marylin Fusco e l’assessore Guccinelli ed i funzionari regionali; l’ufficio edilizia privata e l’ufficio commercio del comune di Taggia insieme al segretario comunale, hanno condiviso con il sottoscritto il lavoro svolto ed innumerevoli viaggi a Genova dove a volte la delusione a volte l’entusiasmo condizionavano l’umore di tutti noi.
Leggere che la piscina c’è perché in amministrazione è entrato per la prima volta un ex nuotatore mi fa arrabbiare con me stesso per le troppe occasioni perdute.
Sicuramente potessi tornare indietro insisterei per avere in lista ex aviatori, ex capitani di lungo corso, ex astronauti, ex calciatori, ex attori …il nostro comune otterrebbe sicuramente un aeroporto, un porto, una base spaziale, uno stadio olimpico e un festival del cinema.
Sentire dire che una lista è genuina perché formata da tanti giovani può essere vero anche se gli artefici del crack della Leman Brothers non mi risulta fossero poi così avanti con gli anni.
Penso invece che tutti possano diventare bravi nei loro campi di appartenenza solo se l’umiltà fa parte del bagaglio culturale e comportamentale.
Ognuno è libero di fare le scelte che vuole e partecipare al gioco dove e come meglio crede.
Mario Manni