La risposta di Teresa Barazzetti al lettore Gino B.
“Se il neo presidente della Confcommercio locale Sig. Ostanel ha fatto una proposta per la limitazione dell’IMU, ritengo abbia dato un segnale di buon senso.”
Al lettore Gino B. che, malgrado le recentissime vicende che da ogni parte evidenziano come i "nostri" soldi, ovvero le nostre tasse vadano sprecati in sperperi indecenti ed ingiustificabili, rimane un inguaribile ottimista, vorrei far presente che la spremitura dei cittadini meno abbienti e comunque con redditi da lavoro dipendente, sono gli unici e soli provvedimenti con i quali il cosiddetto governo tecnico, espressione di un tipo di casta, avulsa come l’altra da una realtà che non fa parte del loro habitat, ritiene di risanare la nostra, e non per colpa nostra, disastrata economia.
L’introduzione dell’IMU, così come concepita, è un altro balzello destinato a razziare risorse che finiranno nel solito calderone sempre spalancato come la bocca dell’inferno: il sistema.
Dicasi sistema quello finalizzato a proteggere e a conservare privilegi e a garantire abbondantissime risorse a tutti coloro che stanno al di là delle transenne, ben protetti e garantiti nei loro comodi e altamente retribuiti incarichi, ovvero politici, manager, consulenti, dirigenti, amministratori delegati, personaggi dagli incarichi multipli e via così.
L’IMU, così concepita, è altamente ingiusta e pregiudizievole per le solite categorie di cittadini: quelli già messi alle strette da aumenti e tagli di ogni tipo; da coloro che con il lavoro e solo con quello e alcuni forse con l’aiuto dei familiari, sono riusciti a divenire proprietari della casa dove vivono e per la quale ora si vorrebbe che non finissero mai di pagare, come se avessero contratto un debito perpetuo.
I casi di anziani ospitati in casa di riposo; di coniugi separati che devono lasciare la casa coniugale sulla quale ricadrà l’IMU e affittarne un’altra, il cui canone inevitabilmente aumenterà a causa della tassa; di gente che ha contratto un mutuo le cui rate ancora pesano sul bilancio familiare e che dovranno far fronte contemporaneamente al nuovo balzello; tutti costoro saranno ingiustamente vessati mentre coloro che hanno deciso per loro, fingono di ridursi lo stipendio e pretendono vengano mantenuti i rimborsi elettorali, una indecenza della quale abbiamo ora piena contezza.
Il Consigliere dimissionario Renzo Bossi, dopo avere percepito Euro 12.000,00 mensili per la sua presenza nel Consiglio Regionale Lombardo, avrà una liquidazione di Euro 40.000 e tutti gli altri, inquisiti e non, che ancora soggiornano su quegli sgabelli, continuano e continueranno a percepire il mensile di cui sopra, mentre l’IMU farà strage di bilanci familiari e pensioni.
E le loro pensioni? Quelle pensioni d’oro delle quali già non si parla più? Quelle non si toccano, come gli immobili delle fondazioni bancarie e altre ed eventuali.
L’evasione fiscale è stata tollerata perché diffusissima nei ceti più abbienti, che non supportano l’erario ma il sistema.
Le tasse di coloro che pagano hanno sempre avuto lo scopo non già di migliorare i servizi, come ipocritamente recita una pubblicità falsa come una moneta da tre euro, ma di consentire che coloro che mungono possano avere latte sempre più abbondante per ingrassare i loro emolumenti.
Se il neo presidente della Confcommercio locale Sig. Ostanel ha fatto una proposta per la limitazione dell’IMU, ritengo abbia dato un segnale di buon senso.
I proprietari di interi immobili o di numerosi appartamenti sono certamente persone abbienti e, come tali devono essere tassate, ma non con l’IMU, bensì prendendo in considerazione il loro patrimonio e il loro reddito.
Teresa Barazzetti