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La mozione di sfiducia presentata dalla maggioranza potrebbe non essere valida

19 aprile 2012 | 08:42
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La mozione di sfiducia presentata dalla maggioranza potrebbe non essere valida

Il capogruppo di Fli, Giuseppe Fossati, ha chiesto un parere di legittimità mozione al segretario comunale Andrea Matarazzo. Entro martedì 24 ci sarà la risposta da parte di Matarazzo e si saprà se la mozione presentata dalla maggioranza è valida o meno

Oggi alle 15 in Comune di Imperia si è tenuta una riunione di tutti i capigruppo, insieme al sindaco Paolo Strescino, in cui si sarebbe dovuto decidere la data del prossimo consiglio comunale in cui si voterà la sfiducia al sindaco. Ma la riunione è stata rinviata a martedì 24 aprile dal momento che nell’incontro di oggi, il capogruppo di Fli, Giuseppe Fossati, ha chiesto un parere di legittimità su questa mozione al segretario comunale Andrea Matarazzo. Entro martedì 24 ci sarà la risposta da parte di Matarazzo e si saprà se la mozione presentata dalla maggioranza è valida o meno.

L’assise comunale è stata convocata in via straordinaria in seguito alla presentazione della mozione di sfiducia di 16 consiglieri: Angela Ardizzone (Pdl), Marino Arimondi (Pdl), Giovanni Chiaraman (Pdl), Piera Poillucci (Pdl), Luciangela Aimo (Pdl), Alberto Alonzo (Pdl), Gianluca Lanteri (Pdl), Alessandro Gazzano (Pdl), Angelo Dulbecco (Pdl), Paolo Petrucci (Pdl), Giuseppe Soria (Lista civica per Imperia), Giuseppe Lanteri(Pdl), Emilio Varaldo (Pdl), Acquarone Ida (Pdl), Pino Camiolo(Pdl), Angelo Pastorelli (Pdl). 15 le firme del Pdl e una, quella determinante di Giuseppe Soria, della lista civica per Imperia.

Durante il consiglio, se la mozione di sfiducia dovesse essere votata da almeno 21 consiglieri (i sedici più altri cinque), cadrà l’amministrazione Paolo Strescino. Sembra però che questa ipotesi sia molto remota in quanto le opposizioni (Sel, Rc, Pd,) sembrerebbero non avere intenzione di votare una mozione che ha contenuti diametralmente opposti a quelli presentati dal Popolo della Libertà. Le opposizioni infatti avrebbero voluto presentare una loro mozione di sfiducia, ma le firme al documento sarebbero arrivate solo a 13, quindi un numero insufficiente per convocare un consiglio.