Inchiesta sulla discarica di Ponticelli: 7 rinvii a giudizio. C’è anche l’ex presidente Giuliano




L’impianto, giudicato abusivo, nel 2008 fu posto sotto sequestro. Secondo l’accusa, gli imputati avrebbero di fatto autorizzato il conferimento dei rifiuti alla Ponticelli nonostante una serie di prescrizioni ambientali.
Sette persone sono state rinviate a giudizio, oggi, dal gup del Tribunale di Imperia, Fabio Favalli, nell’ambito dell’inchiesta per la violazione delle prescrizioni ambientali e per abuso d’ufficio riguardante l’autorizzazione della Provincia all’incremento volumetrico della discarica di Ponticelli, situata tra Imperia e San Lorenzo al mare. I fatti risalgono al 2008.
Dovranno, dunque, comparire a giudizio: l’ex presidente della Provincia di Imperia, Gianni Giuliano; l’ex assessore all’Ambiente, Alberto Bellotti; gli ex dirigenti (in epoche diverse) del Settore Ambiente della Provincia, Danilo Sfamurri e Alessandro Barla; l’allora funzionario Franco Minasso e i titolari della Ponticelli: Davide e Luigi Bianchi. Il gup ha, invece, prosciolto: Pier Paolo Pizzimbone, a capo della “Biancamano”, all’interno del cui gruppo c’è anche Ponticelli.
Secondo il pm Maria Antonia Di Lazzaro, titolare delle indagini, l’autorizzazione data dalla Provincia all’incremento della discarica sarebbe illegittima. Per incremento si intende la possibilità di continuare a conferire i rifiuti in una zona già satura e non l’ampliamento della discarica.
La Provincia, invece, come già sostenuto all’epoca in cui scoppio’ lo scandalo, avrebbe agito in extremis (per evitare un’altra “Napoli”) anche in base a una serie di provvedimenti favorevoli della Regione e del “Comitato Tecnico Scientifico di Via” regionale. La data di inizio del processo, davanti al giudice monocratico di Imperia, è stata fissata al prossimo 26 giugno.