Inchiesta giudiziaria sul porto di Imperia: situazione politica tesa e imprevedibile
Ma la situazione ad Imperia non finisce qui. Sembra infatti che anche il Pd, Sel e Rc, abbiano preparato una mozione di sfiducia al sindaco Paolo Strescino. Ma le firme per ora sarebbero solo 13.
La situazione politica di Imperia continua ad essere molto tesa e imprevedibile inseguito all’inchiesta giudiziaria che ha portato all’arresto dell’imprenditore romano Francesco Bellavista Caltagirone e Carlo Conti, ex direttore della Porto Imperia Spa. Il popolo della libertà continua a chiedere le dimissioni del primo cittadino imperiese e vorrebbe che il consiglio comunale, in cui si voterà la sfiducia, fosse convocato per il 23 di Aprile. E intanto si parla anche di una mozione dell’opposizione, preannunciata già prima del consiglio comunale monotematico da Carla Nattero, capogruppo di Sel.
Infatti dopo il voto unanime alla delibera “Salva Imperia”, votata lo scorso 12 aprile nel consiglio monotematico durato quasi 12 ore, il Pdl ha presentato una mozione di sfiducia alla segretaria del comune firmata da 16 consiglieri, tra cui 15 esponenti del popolo della libertà, e una, la più discussa, dell’opposizione, nello specifico di Giuseppe Soria, consigliere della lista civica per Imperia. Questo atto porterà alla convocazione di un consiglio che dovrà avvenire non prima di 10 giorni dalla presentazione delle firme e non oltre i 30.
Ma la situazione ad Imperia non finisce qui. Sembra infatti che anche il Pd, Sel e Rc, abbiano preparato una mozione di sfiducia al sindaco. Ma le firme per ora sarebbero solo 13. Una volta consegnato alla segreteria quindi sarebbe un documento aperto, nel quale chiunque vorrà potrà porre la sua firma. Così dichiara Giuseppe Zagarella, capogruppo del Pd: ”Stiamo decidendo che percorso fare insieme ai colleghi dell’opposizione”.