Il Direttivo Provinciale della UIL FPL soddisfatto per l’esito delle elezioni RSU

2 aprile 2012 | 11:37
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Il Direttivo Provinciale della UIL FPL soddisfatto per l’esito delle elezioni RSU

“Tutti coloro che profetizzavano e che hanno lavorato per un crollo della UIL FPL, non solo sono rimasti delusi ma ora avranno a che fare con un’organizzazione più forte che mai”

Riceviamon e pubblichiamo:

Il Direttivo Provinciale della UIL FPL, riunito a Santo Stefano al Mare il 28 marzo 2012 esprime soddisfazione per i risultati Provinciali, Regionali e Nazionali ottenuti dalla UIL FPL nella tornata elettorale delle RSU.
Ancora una volta, si può affermare che la UIL FPL ha incrementato il proprio consenso. Va infatti sottolineato che, con i buoni risultati Provinciali e Regionali, a livello Nazionale la UIL FPL ha ottenuto complessivamente nei due comparti di riferimento, a scrutinio non ancora ultimato, un incremento del 2% .
Un successo che dimostra il dinamismo della nostra organizzazione, la coerenza delle nostre idee, l’autonomia della nostra azione, il radicamento tra i lavoratori, i risultati ottenuti grazie alle battaglie portate avanti insieme.
Un successo ancora più rilevante per le condizioni politico-sindacali estremamente difficili e complesse causate dal blocco dei rinnovi contrattuali, dal decreto-legge 150, dai numerosi provvedimenti di carattere finanziario che hanno pesantemente colpito i lavoratori del pubblico impiego, svilendone la dignità e la professionalità.
Tutti coloro che profetizzavano e che hanno lavorato per un crollo della UIL FPL, non solo sono rimasti delusi ma ora avranno a che fare con un’organizzazione più forte che mai, la prima organizzazione dei lavoratori attivi della UIL e la più rappresentativa tra i lavoratori del pubblico impiego.

Proprio sulla base di queste considerazioni, il Direttivo ritiene strategico e fondamentale, in un momento di estrema delicatezza per la vita del Paese e dei lavoratori che rappresentiamo, esprimere le proprie valutazioni sull’operato dell’attuale governo e sulle riforme che sta continuando a portare avanti con la complicità di una classe politica autoreferenziale ed incapace di interpretare le esigenze della gente.

La UIL FPL non può e non deve essere complice dei continui provvedimenti e pseudo-riforme che stanno gettando sul lastrico la stragrande maggioranza delle famiglie italiane, cancellando i diritti e le tutele più elementari, frutto di anni di battaglie sindacali, continuando a garantire i privilegi delle grandi concentrazioni di potere, delle banche e delle assicurazioni.
Riteniamo che, come al solito, con i recenti provvedimenti legislativi, si siano colpiti i soliti noti, i lavoratori, i pensionati, i cittadini che hanno sempre pagato e che ancora una volta vedono diminuire il potere di acquisto dei propri salari. Le manovre economiche, come del resto evidenziato dalla recente relazione della Corte dei Conti, hanno operato soprattutto sul lato dell’aumento della pressione fiscale piuttosto che, come sarebbe stato giusto, dal lato della riduzione della spesa improduttiva.
Basti pensare al 45% di tasse che gravano sul lavoro dipendente, all’aumento costante della benzina, che ha ormai raggiunto il + 25%, all’inflazione che galoppa a + 3,3%, alla reintroduzione dell’ICI travestita da IMU, all’aumento dell’IVA, alle buste paga decurtate a marzo dagli aumenti delle addizionali IRPEF regionali e comunali retroattivi, senza invece portare avanti una seria politica di lotta all’elusione ed all’evasione fiscale.

Il Direttivo ritiene inoltre assolutamente penalizzante ed ingiustificata la recente riforma del sistema previdenziale, un sistema che era già in equilibrio e che, dal giorno alla notte, ha visto milioni di lavoratori pesantemente colpiti e rimesso in discussione il proprio diritto alla pensione, cambiando radicalmente requisiti e decorrenze.
I lavoratori italiani hanno un triste primato: sono i lavoratori che in Europa raggiungono il diritto alla pensione con l’età anagrafica più alta.

Anche in merito all’attuale dibattito sulla riforma del mercato del lavoro, il Direttivo esprime un giudizio estremamente negativo. Al di là delle questioni simboliche e di principio legate all’art. 18, assolutamente fuorvianti, il provvedimento che ora andrà all’esame del Parlamento, non contiene nulla in termini di rilancio dell’occupazione, ma solo provvedimenti parziali e non risolutivi.
Non c’è alcun piano per la crescita, il tema degli ammortizzatori sociali non scioglie il nodo fondamentale delle risorse necessarie né costruisce un nuovo sistema di protezione sociale che affronti, in maniera adeguata, il tema della ricollocazione delle persone verso un nuovo lavoro, anche alla luce degli effetti devastanti della riforma delle pensioni per le migliaia di lavoratori che, in mobilità o in esodo, ad oggi non hanno accesso né al sostegno al reddito né alla pensione.
La UIL FPL non può condividere una riforma del mercato del lavoro insufficiente e inadeguata che rischia di avere anche notevoli ripercussioni sul consenso e sulla credibilità della nostra organizzazione.
Da parte nostra, orgogliosi del nostro risultato alle elezioni RSU, continueremo con le nostre idee, le nostre iniziative mettendoci la faccia, con l’obiettivo fondamentale di contribuire a costruire un sistema-Paese in grado di dare certezze, di riformare la Pubblica Amministrazione e restituire dignità ai cittadini e al lavoro.
Il Direttivo, infine, ancora una volta, invita la Confederazione a definire regole chiare per individuare quale categoria debba rappresentare complessivamente l’area del socio-sanitario- assistenziale, individuando un contratto unico in grado di superare il dumping contrattuale, che sta raggiungendo livelli decisamente insopportabili. L’attuale sovrapposizione di CCNL diversi ingenera confusione, non da forza negoziale e rischia di essere una delle cause dirette del peggioramento delle condizioni normative ed economiche dei lavoratori.

Lo slogan che abbiamo utilizzato durante la campagna elettorale è stato: NOI CI SIAMO ed una cosa ci teniamo a garantire ai lavoratori ed alle lavoratrici dei nostri settori: continueremo ad esserci.

Il Presidente
Giacomo Vernazza