Giuseppe Zagarella, capogruppo del pd a Imperia, rompe il silenzio e prende posizione
“Passata la delibera del 12 Strescino vada a casa, o con proprie dimissioni, o attraverso la mozione di sfiducia delle minoranze, o con la raccolta delle firme. Ma deve andare a casa.”
fino a che non verrò smentito da qualcuno dei "meglio informati di me", essendo in prima persona, col mio gruppo, colui che porta avanti in Consiglio Comunale la linea del Partito Democratico, rompo il silenzio che mi ero imposto in settimana Santa e tento di chiarire una volta per tutte alcuni aspetti.
Il PD non ha mai avuto alcun tipo di divergenza interna sul giudizio politico da dare a questa amministrazione come alle precedenti.
Il Sindaco Strescino è oggettivamente nient’altro che la rappresentazione di un sistema di potere in città ed in Provincia che ha portato la nostra comunità ad una situazione di grande crisi sociale, occupazionale, economica, e questo innanzitutto a causa della cecità, dell’arroganza e della incapacità della sua classe dirigente.
Il Sindaco Strescino deve lasciare, con correttezza istituzionale e rispetto per la volontà popolare, la parola agli elettori, come dovrebbe fare anche il Presidente Sappa, visto che entrambi sono in prima persona responsabili della gravissima situazione portuale e che per tredici lunghissimi anni sono stati completamente sordi alle segnalazioni da noi e da tutte le minoranze mosse, e dovrebbero farlo subito, lasciando al commissariamento la gestione dei loro Enti.
Come PD, però, non ci siamo accontentati di chiedere dimissioni immediate, ma abbiamo insistito affinché il Sindaco, se aveva un minimo di amor proprio, compisse alcuni atti che dovevano rappresentare da un lato la tutela minima della città e dall’altro una vera e propria cesura autocritica nei confronti della politica scellerata portata avanti in questi anni.Se Strescino, come parrebbe, intendesse proporsi come salvatore di Imperia portando avanti la linea opposta a quella da lui stesso proposta, sappia che non troverà nel PD un interlocutore, come non ha trovato alcuna sponda in noi per fantasiose manovre di palazzo volte a modificare gli assetti di Giunta, sia in senso tecnico che politico.
E non ci venga a dire, se non vuole offenderci ed offendere la nostra intelligenza, che vi sono cose importanti ed urgenti da fare per il bene pubblico e collettivo, visto che per la stesura di un nuovo PUD ci siamo battuti otto anni, per la refezione scolastica pubblica ci siamo spesi dal primo giorno, sempre e coerentemente, per la determinazione di una corretta politica delle imposte abbiamo sempre avuto una chiara posizione di tutela e aiuto nei confronti delle famiglie e dei lavoratori a differenza della sua parte che si è fatta storicamente portatrice degli interessi delle categorie sociali più solide e meno vulnerabili.
Il PD, ed il suo gruppo, stanno lavorando con gli altri partiti di minoranza alla stesura di una mozione di sfiducia da discutere nel merito e sulla quale esprimersi in Consiglio Comunale, e questo perché preferiamo da sempre la linea della trasparenza e della correttezza istituzionale. Ciò non toglie che questo non è l’unico modo per arrivare a restituire rapidamente al ruolo di normale cittadino il Sindaco e in tale senso nessuna strada viene al momento da noi esclusa.
Passata la delibera del 12 Strescino vada a casa, o con proprie dimissioni, o attraverso la mozione di sfiducia delle minoranze, o con la raccolta delle firme. Ma deve andare a casa.
Giuseppe Zagarella