Furti sulle navi Msc. Audizione di Iozza chiude fase dibattimentale: “non fui mai invitato a rubare”






Il Casinò manager imputato ha parlato soprattutto degli 11 mila dollari che ha portato via dalla cassaforte del casinò della nave “Lirica”
Si è chiusa oggi, in tribunale a Sanremo, di fronte al giudice Paolo Luppi, con l’audizione dell’imputato Jerome Iozza, la sessione dibattimentale del processo sui presunti furti sulle navi della flotta Msc Crociere con alla sbarra 8 imputati, tra cui l’ex primo assistente alla direzione giochi del Casinò di Sanremo, Roberto Mento (presente oggi in aula) e due suoi collaboratori, Riccardo Greco e Angelo Barzelloni, soci della "Seven Seas entertainment". Gli altri imputati, tutti casino’ manager accusati di aver materialmente trattenuto il denaro per conto dei primi tre, sono: Riccardo Serra, 36 anni, di Carignano (Torino); Jerome Iozza, 39 anni, di Genova; Andrea Angioletti, 42 anni, di Bergamo; Paolo Pochettino, 32 anni, di Torino e Tiziana Levi, 53 anni, di Sanremo.
Sui 15 teste convocati dalle difese, oggi in aula, era presente solo Paola Branca, 35enne di Cagliari, in forza come croupier per la Seven Seas sulla nave “Lirica” di Msc dal 2008 al 2010. La donna nella sua testimonianza , ha in particolare specificato come nel 2009 (anno in cui si sarebbero verificati gli ammanchi di denaro) il volume di gioco nel casinò della nave era molto basso:” 4 persone a serata mediamente presenti in sala” dice la Branca.
Quindi, dopo circa un quarto d’ora di camera di consiglio, il giudice Luppi, decide che l’assenza dei due testimoni citati dalla difesa Mento (Simovich e Guzzi) è ininfluente. Niente rinvio e si passa quindi all’audizione dell’imputato Jerome Iozza, imbarcato per un breve periodo sulla nave Msc “Lirica” (ottobre/novembre del 2010 fino al febbraio 2010)
IL CASO DEGLI 11MILA DOLLARI CHE IOZZA PRESE DALLA CASSAFORTE DEL CASINO’
Come risulta da intercettazioni telefoniche fu detto a Iozza di prendere quei soldi dalla cassaforte e sbarcarli:” C’erano in cassaforte 11mila dollari non contabilizzati, per pagare gli stipendi dei croupier in caso di necessità – risponde Iozza alle domanda del PM Roberto Cavallone a riguardo della cifra in questione – io presi solo quei soldi su ordine dei miei datori di lavoro, che mi dissero che erano della Seven Seas, gli altri non li toccai – Iozza ribadisce e argomenta la vicenda anche con le difese – Greco mi disse che era successo un ‘casino’ e che dovevo trattare lo stipendio con la Msc perché loro non centravano più niente. Eber mi disse anche di prendere quei 11mila dollari perché la Msc stava prendendo i soldi dalle casseforti. Io ero intimorito dal fatto di dover sbarcare con quella cifra, a causa dei controlli di dogana ai quali sarei stato sottoposto. Giordano e Greco , mi dissero di buttare via dei fogli. Io nascosi i soldi e buttai via dei fogli di contabilità, gli stessi che davamo alla Msc come riepilogo della crociera, alla sua fine. Quelli della Msc sono venuti e hanno preso tutto il materiale cartaceo e fatto delle fotocopie, di materiale che, tra l’altro, avevano già”
PROBLEMI CON I CONTATORI DELLE SLOT MACHINES
“Ad ogni fine turno si conta la cassa – spiega Iozza – c’era un problema con il conteggio delle slot, di circa 2000 mila dollari, in meno a quanto figuravano le slot, dovuto ai contatori delle macchinette. Ogni slot ha dei contatori interni, alcuni si possono azzerare, altri no. Al mio arrivo questo problema era già presente, Barzelloni ne’ era a conoscenza. Si trattava sostanzialmente di un errore virtuale. La differenza tra gettoni entrati e quelli usciti era di duemila dollari, che dovrebbero essere in più, l’errore c’era già al mio arrivo e anche quando chiusi i conti. Si trattò di un errore del computer, riconosciuto sia da Barzelloni che la Seven Seas, che coinvolse un totale di 60 slot machines”.
POCO LAVORO NEL CASINO DELLA NAVE "LIRICA"
"Feci un periodo di affiancamento sulla "Poesia" del periodo di una settimana. Appena arrivato sulla Lirica c’erano in corso delle mini-crociere, con degli studenti, che non entravano assolutamente nelle sale da gioco. Non si poteva quindi fare la cifra di 11mila dollari da quelle crociere"
"NON MI FU MAI INVITATO A RUBARE"
"Da quello che avevo capito c’erano dei problemi tra 7 Seas e Msc, penso di percentuale, visto che in quel periodo c’era poco gioco. C’erano tante spese. Della Seven Seas sapevo che i suoi non erano soldi facili da guadagnare. Il mio colloquio di lavoro con Greco si è svolto in un bar e con una stretta di mano mi hanno detto di iniziare tra una settimana con una prova. Non fuI mai invitato a rubare dei soldI"
Terminata l’audizione di Iozza il giudice Paolo Luppi aggiorna il processo per la discussione al prossimo 31 maggio, ore 9.30