“Buoni carne elettorali” a Taggia: Federico Comba rinuncia alla candidatura/ IL CASO A TAGGIA



“Riteniamo di essere vittime di una becera aggressione mediatica – commenta Massimo Alberghi – ma sulla vicenda ho subito consultato il gruppo e l’interessato, che ha autonomamente deciso di dimettersi. Cosa che gli fa onore”
Il candidato alle prossime elezioni comunali di Taggia con la lista "Amo questa città – Alberghi Sindaco", Federico Comba, ha deciso di dimettersi. Questa scelta nasce in seguito al "caso" dei volantini elettorali con buono-acquisto in macelleria annesso. Quella di creare i suddetti ‘flyers’ non sarebbe stata, poi, una decisione delcandidato Comba, bensì di qualcuno che , fotocopiando insieme un "santino elettorale" e un buono acquisto della macelleria di un parente del candidato, avrebbe creato il famigerato "buono carne elettorale".
Questi sono stati i principali commenti degli altri candidati:
"E’ una cosa gravissima" dice il sindaco Genduso.
"Se l’iniziativa parte da qualcuno in lista potrebbe anche configurare un reato" commenta Mario Manni.
"Se fosse successo davvero, sarebbe un episodio di una gravità inaudita" dice Mauro Albanese, candidato sindaco di «Camminiamo insieme".
Primo ad assumersi le proprie responsabilità – fino al punto di rinunciare alla sua candidatura – è proprio Federico Comba, giovane avvocato e candidato consigliere nella lista Amo questa città all’indomani della notizia del bonus alimentare che lo ha coinvolto: “Si è trattato di un’iniziativa pubblicitaria legata all’attività commerciale della mia famiglia. Si può dire inopportuna, ma è altrettanto vero che sia stata strumentalizzata mediaticamente dai fautori delle altre liste in competizione. Non posso permettere che questo comprometta il buon nome della lista nella quale milito e, quindi, ritiro la mia candidatura. Sto comunque valutando la possibilità di tutelare la mia personale immagine nelle sedi opportune”.
“Riteniamo di essere vittime di una becera aggressione mediatica – commenta Massimo Alberghi (AUDIO)– ma sulla vicenda ho subito consultato il gruppo e l’interessato, che ha autonomamente deciso di dimettersi. Cosa che gli fa onore. Siamo un gruppo coeso che condivide obiettivi amministrativi e principi di buona politica e nel confronto ha prevalso l’onestà intellettuale e la trasparenza. All’inizio di questa avventura elettorale abbiamo fatto un patto ed ora intendiamo onorarlo tutti: non può esserci nessun’ ombra su nessuno dei candidati”.
“Andiamo avanti sereni – conclude Alberghi – e non ci facciamo intimidire da chi, non avendo più nulla di nuovo da dire, strumentalizza fatti del genere, trascurando, invece, di guardare dentro casa propria.