Allo sciopero dello Snalc del 6 aprile hanno aderito il 59% dei dipendenti in servizio

15 aprile 2012 | 09:23
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Allo sciopero dello Snalc del 6 aprile hanno aderito il 59% dei dipendenti in servizio

Tante lavoratrici e tanti lavoratori, anche non iscritti al nostro sindacato, hanno scioperato per manifestare la loro preoccupazione per il futuro della casa da gioco e per il futuro del loro posto di lavoro

Allo sciopero dei dipendenti del ruolo giochi della Casino S.p.A., proclamato dal nostro sindacato per venerdì 06 aprile c.a. dalle ore 1,00 alla fine dell’orario di servizio, hanno aderito il 59% dei dipendenti in servizio ai tavoli di roulette francese e ai tavoli di giochi americani.
Tante lavoratrici e tanti lavoratori, anche non iscritti al nostro sindacato, hanno scioperato per manifestare la loro preoccupazione per il futuro della casa da gioco e per il futuro del loro posto di lavoro.
Hanno scioperato perchè non si rassegnano alla continua diminuzione degli introiti di giochi dovuta principalmente alle politiche inefficaci ed inadeguate dal management della casa da gioco.
Hanno scioperato per chiedere alla Direzione Aziendale: A) di preservare la continuità aziendale e i posti di lavoro; B) di costituire un tavolo di confronto sulle cose concrete da fare subito per arrestare la diminuzione degli introiti dei giochi, per ridurre nel breve periodo i costi gestionali di almeno il 10%, per riqualificare ed incrementare gli investimenti promozionali, per riorganizzare le attività aziendali nell’ottica dell’efficienza e della economicità; C) di convocare subito il tavolo negoziale per il rinnovo del contrattto collettivo di lavoro; D) di rispettare la dignità, i diritti e i legittimi interessi dei lavoratori.
Ringraziamo le lavoratrici e lavoratori che hanno scioperato e rivolgiamo un caloroso appello a coloro che non hanno aderito di assumere le inziative che riterranno più opportune per dire alla Direzione Aziendale che così non va bene, che con il posto di lavoro dei dipendenti non si scherza e che le sparate che ledono la dignità di lavoratori sono inaccattabili.