Accorpamento Tribunale di Sanremo. Infante (PD): “colpo al cuore per il tessuto economico”

“Tutta l’attività giudiziaria sarà a breve spostata nel capoluogo, nonostante la netta preponderanza dei carichi di lavoro del Tribunale di Sanremo”
Riceviamo e pubblichiamo:
Ancora un altro autentico”colpo al cuore” al tessuto economico e sociale della città di Sanremo è alle porte: l’accorpamento dell’attuale tribunale della città dei fiori al Tribunale di Imperia.
Tutta l’attività giudiziaria sarà a breve spostata nel capoluogo, nonostante la netta preponderanza dei carichi di lavoro del Tribunale di Sanremo : solo nel 2010, i procedimenti esauriti nel penale del circondario di Sanremo (Sanremo e sezione distaccata di Ventimiglia) sono stati 8.201,mentre ad Imperia è stato svolto circa un terzo dell’attività. Le stesse proporzioni valgono anche nel campo civilistico, per le cause di lavoro, per il numero dei magistrati ( 15 a Sanremo contro i 5 di Imperia), etc. Ed ancora si vuole qui ricordare la differenza in tema di bacino di utenza del circondario di Sanremo 147.105 abitanti contro 75.543 del circondario di Imperia, nonché la differenza in tema di avvocati( 335 + 192 praticanti circondario di Sanremo contro i 154 + 80 praticanti del circondario di Imperia.).
Insomma una decisione ingiusta, che non tiene conto nè delle esigenze della popolazione, nè delle difficoltà di spostamento su un’unica strada sempre più congestionata dal traffico, con un trasporto ferroviario decisamente insufficiente (per inciso si ricorda che la maggioranza dei treni si ferma a Porto Maurizio e non ad Oneglia, ove è ubicato il Tribunale).
Voglio poi sottolineare, senza paura di essere tacciato di campanilismo, che il Tribunale di Sanremo è baricentrico alla provincia di Imperia, servito sia dalla stazione ferroviaria che dista non più di un centinaio di metri dalla sede che dai servizi pubblici di superficie che lo collegano da levante e da ponente.
Pur comprendendo le necessità economiche di un accorpamento dei tribunali, non si capisce perché quest’ultimo debba essere fatto in una sede più scomoda per la maggioranza dei cittadini della provincia.
Tale chiusura avrà anche delle pesanti ripercussioni economiche sulla città di Sanremo; basti pensare alla chiusura di molti studi professionali di avvocati e di altri professionisti collegati all’attività giudiziaria e alla conseguente perdita di posti di lavoro ( segretarie, collaboratori, indotto, etc).
Tutto ciò sarà ampiamente dibattuto nel prossimo Consiglio Comunale di Sanremo; nel frattempo faccio un forte appello a tutti cittadini e a tutte le forze politiche,sociali e sindacali per opporsi a un’opinabile decisione presa dalla commissione tecnica del Ministero di Grazia e Giustizia, probabilmente ignara delle peculiarità geografiche e demografiche del nostro territorio.
Il Consigliere PD
Domenico Infante